Un incontro promesso
Il campo è in subbuglio: a fine Luglio, durante una manifestazione di protesta davanti alla sede della Regione, qualcuno ha strappato la promessa a Chiodi, il Presidente della Regione del PdL, di un incontro cittadino per discutere del piano C.A.S.E. e del futuro della città.
Piccoli cenni storici: il piano C.A.S.E. prevede la costruzione di 3000 nuovi appartamenti antisismici ed ecologici su vari terreni espropriati intorno all’Aquila. Invece di prendere roulotte e case mobili, ficcarci dentro la gente e poi pianificare con calma la ricostruzione, il governo ha pensato bene di chiamare Fintecna e imprenditori famosi per aver fatto affari con Ciancimino per costruire veri e propri palazzi semipermanenti, cioè temporanei per 30 anni.
Il giornale locale “Il Centro” afferma che il 68% degli aquilani sono d’accordo con il piano C.A.S.E., e certo un appartamentino in un palazzaccio antisismico è pur sempre meglio di una tenda. Il problema è che mentre i cantieri sono partiti alla velocità della luce, con migliaia di operai arrivati per lavorarci, la ristrutturazione delle case salvabili non è mai partita, nemmeno a livello burocratico, sulla carta. E la gente è in tenda da 4 mesi e ci resterà per lo meno un altro mese: la permanenza in tenda più lunga nella storia dei terremoti italiani.
Chiodi ha accettato un incontro con i comitati cittadini per il 10 Agosto, al campo 3e32. Il quale comitato 3e32 non è entusiasta: non hanno avuto la possibilità di fare un’assemblea con gli altri comitati per discutere come organizzare l’incontro, non possono parlare a nome degli altri, e soprattutto non vogliono fare la figura di quelli che pasteggiano a birra e pizza con un Presidente della Regione che, al di là dell’appartenenza politica (o forse proprio per questo), non ha finora detto beh sull’operato del governo, salvo un timido belato riguardo alla restituzione delle tasse.(altro piccolo cenno storico: dal 2010 la popolazione avrebbe dovuto restituire al 100% le tasse non pagate da Aprile. Su una casa, un lavoro, un negozio che non c’è più. Anche qui, prima volta nella storia dei disastri italiani: finora le tasse sono state restituite una decina d’anni dopo e solo al 60% massimo). Uso il termine “pasteggiare” non a caso: Chiodi ha proprio proposto di portare personalmente pizza per tutti, sedersi in trasparenza attorno a un tavolo informale e assolutamente non una telecamera accesa o si alza e se ne va.
Viste queste premesse, nei giorni precedenti al nostro arrivo, il 3e32 ha cercato di rimandare l’appuntamento in tutti i modi, ma senza riuscire a contattare la segreteria. Finchè nel pomeriggio la segreteria stessa non chiama per confermare l’incontro. Alla fine, dopo un’estenuante trattativa e migliaia di chiamate agli altri comitati cittadini, ottengono che le telecamere siano accese e che più o meno tutti partecipino all’assemblea.
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