L'associazione persegue finalità di solidarietà sociale, civile e culturale, con l’obiettivo di informare e tutelare i cittadini delle zone incluse nel cratere sismico del 6-4-2009, per ottenere il pieno riconoscimento dei nostri diritti di procedere alla ricostruzione e riqualificazione partecipata delle zone danneggiate, secondo i criteri della massima trasparenza e della maggior efficacia, scongiurando il rischio di smembramento e dissoluzione socio-culturale delle popolazioni colpite.

TESTO INTEGRALE DELLO STATUTO

IL NUOVO SITO INFORMATIVO




ULTIMO AGGIORNAMENTO 10 Gennaio 2011



Lettera aperta a Bertolaso


Gentile Dott. Bertolaso,

con il sostegno di una gran parte dei miei concittadini, sento la necessità di comunicarle il nostro disappunto, peraltro già espresso sul momento, relativamente al comportamento assunto da un nostro portavoce, il giorno 16 luglio nella Festa della Creatività, e ciò che ne è seguito. Tuttavia mi sembra doveroso farle presente che dietro quei comportamenti inaccettabili vi erano delle tensioni nella popolazione, dovute al vissuto e ad alcune istanze:

- per la scelta del Piano C.A.S.E. si profilava una insufficienza di alloggi per settembre e ciò avrebbe comportato un ulteriore provvisorio allontanamento dal territorio, nonostante i 4 mesi difficili vissuti nelle tende. Per i cittadini desiderosi di restare nel proprio territorio e di ricostruire al più presto il tessuto sociale disgregato, tale prospettiva risultava (e risulta) inaccettabile;
- il decreto varato che imponeva a tutte le imprese aquilane, grandi, medie e piccole, di pagare le tasse da Gennaio 2010, mentre l’economia aquilana si trova pressoché prosciugata dalle conseguenze dell’evento sismico, generava ulteriori ansie e incertezze;
- la difficoltà di lettura degli “Indirizzi per l’esecuzione degli interventi di cui all’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n.3779 del 6-6-2009”, che ha di fatto reso necessario un Provvedimento, impediva la tranquillità nell’iniziare i lavori di ristrutturazione e determinava ulteriori fabbisogni di alloggi temporanei.

Tutto ciò non vuole essere una giustificazione del comportamento, ma un quadro di quanto andava, nei modi adeguati, comunicato in quella sede. Tuttavia a seguito del suddetto episodio la parte moderata dei comitati, eterogenei per interessi e indirizzi politici, è riuscita a far condividere e approvare l’esigenza di intervenire sugli Enti locali, anche attraverso la presentazione di linee guida per la Partecipazione e la Ricostruzione. Questo si è concretizzato nei riguardi del Comune chiedendo uno spazio di parola all’interno del Consiglio Comunale del 27 luglio e nei riguardi della Regione in un incontro con il Presidente Chiodi del 10 agosto a seguito della consegna, dei medesimi documenti, nel Consiglio Regionale del 30 luglio.
Ora, però, il rifiuto di pubblicazione del nostro articolo, critico nei confronti delle modalità di questo censimento, ha determinato ulteriore sfiducia verso le azioni intraprese fino ad ora e alimenta maggiormente i sospetti di interventi affaristici finalizzati al solo profitto di grandi investitori esterni e volti all’ampliamento del Piano C.A.S.E. che non favoriscono né la ripresa né la speranza nella nostra popolazione.
Certi di un vostro sincero interessamento per i nostri problemi, auspichiamo la ripresa di un dialogo aperto, al fine di una maggiore sinergia di forze e di intenti per la rinascita del territorio aquilano.
In attesa di positivi riscontri
le porgo i nostri saluti.

Enza Blundo

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