L'associazione persegue finalità di solidarietà sociale, civile e culturale, con l’obiettivo di informare e tutelare i cittadini delle zone incluse nel cratere sismico del 6-4-2009, per ottenere il pieno riconoscimento dei nostri diritti di procedere alla ricostruzione e riqualificazione partecipata delle zone danneggiate, secondo i criteri della massima trasparenza e della maggior efficacia, scongiurando il rischio di smembramento e dissoluzione socio-culturale delle popolazioni colpite.

TESTO INTEGRALE DELLO STATUTO

IL NUOVO SITO INFORMATIVO




ULTIMO AGGIORNAMENTO 10 Gennaio 2011



Chiodi, volontà dialogo con comitati aquilani



Partecipazione alle decisioni, progetto Case, ricostruzione leggera e ricostruzione pesante. Sono questi i temi al centro dell’incontro che si e’ svolto ieri sera, “in un clima di ritrovata dialettica”, tra i rappresentanti dei Comitati cittadini nati dopo il sisma del 6 aprile e il presidente della giunta regionale Gianni Chiodi. C’e’ ancora una certa distanza tra le parti e le posizioni sono lontane - spiegano i rappresentanti dei Comitati - soprattutto su alcune questioni, dai decreti legge al Piano C.A.S.E., ma sembra esserci “un’implicita volontà a intessere un dialogo”. Tra le colpe che i Comitati addebitano alla politica locale c’è “l’eccessiva e supina accettazione delle decisioni assunte a livello centrale, spesso poco attente alle specificità del contesto e dell’evento post-sismico”. Chiodi - si legge in una nota dei Comitati - ha difeso la bontà del decreto precisando la sua contrarietà al rimborso del danno delle case possedute a fini “speculativi” come anche della scelta “necessaria seppur colma di difetti” dei palazzi del Piano C.A.S.E. I Comitati hanno riproposto, dal canto loro, una strategia di reversibilità per Moduli Abitativi Temporanei (m.a.p.) impilabili. Sulla partecipazione Chiodi si e’ detto disposto ad avviare un “metodo” partecipativo, ancor più se dovesse essere delegato come Commissario Governativo dell’intera ricostruzione urbana. Se così fosse contatterebbe le migliori intelligenze mondiali, da far confrontare e collaborare con le competenze presenti sul territorio. Il presidente della Regione ha infine condiviso la necessità che la ricostruzione venga colta come opportunità di sviluppo e di riconversione ai modelli della sostenibilità, quale conditio sine qua non per ritenere vincente la sfida della ricostruzione.

Nessun commento: