Parte 4. Al Castello con Cialente.
Il 30 Maggio gli Aquilani hanno chiesto di ripercorrere le strade del centro della loro città, per rivedere i luoghi ormai chiusi e militarizzati. Partenza fontana luminosa.
Con il Sindaco Cialente e la Presidente Pezzopane in retroguardia, ci si apprestava a forzare i blocchi, quando si è giunti ad un accordo sul percorrere solo una piccola parte del corso, girando subito verso il Forte Spagnolo.
Sulla scalinata del Forte il Sindaco ha parlato con i cittadini e ha risposto alle loro domande.
In quel giorno Enza ha presentato al Sindaco la richiesta, supportata da numerose firme, di dotare i cittadini del centro, per la provvisorietà, con case in legno piuttosto che gli alloggi C.A.S.E. e le è stato risposto: “Questo non è possibile si occuperebbe troppo terreno e si arriverebbe fino a Silvi dato l’enorme numero di persone.” A nulla è valso accennare alle 3000 case sfitte da requisire perché la risposta è stata: “L’ANCE ha messo a disposizione solo 300 appartamenti.” Non soddisfatta da tali risposte ha continuato a raccogliere altre firme.
Nel pomeriggio si è tenuta l’assemblea cittadina al 3e32, dove si è discusso a lungo sul Decreto da
Contestare poiché non permetterebbe una ricostruzione al 100 %, non nomina i centri storici, non stanzia fondi in modo esplicito e non prevede la messa in sicurezza di edifici non considerati bene pubblico. In molti si avverte la necessità di recarsi a Roma per manifestare e si decide di fare assemblee sulla costa.
< parte 3 - HOME STORIA - parte 5 >
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento