L'associazione persegue finalità di solidarietà sociale, civile e culturale, con l’obiettivo di informare e tutelare i cittadini delle zone incluse nel cratere sismico del 6-4-2009, per ottenere il pieno riconoscimento dei nostri diritti di procedere alla ricostruzione e riqualificazione partecipata delle zone danneggiate, secondo i criteri della massima trasparenza e della maggior efficacia, scongiurando il rischio di smembramento e dissoluzione socio-culturale delle popolazioni colpite.

TESTO INTEGRALE DELLO STATUTO

IL NUOVO SITO INFORMATIVO




ULTIMO AGGIORNAMENTO 10 Gennaio 2011



PETIZIONE PARCO URBANO E DELLA MEMORIA

“Un parco in cui entrare e non vedere la fine dell'altro lato, un parco all'inglese dove poter correre liberamente, sdraiarsi liberamente, giocare liberamente o semplicemente prendere il sole... liberamente senza avere altri impedimenti intorno e non crearne agli altri. Insomma un PARCO VERO con alberi di alto fusto, lunghi viali, e tanto tanto tanto verde e non una nuova villa comunale, un giardino o tanti impianti sportivi”….
Il tavolo su Piazza D’Armi propone a tutti i cittadini che non si rassegnano ad una Piazza d’Armi SENZA PARCO URBANO di sottoscrivere una petizione per chiedere all’Amministrazione Comunale:
 che venga riattivata la partecipazione e la condivisione di tutti i cittadini a cominciare da quelli che abitano nei quartieri circostanti per ridefinire le linee guida di un progetto di Parco Urbano Pubblico;
 che la definizione esecutiva del progetto avvenga attraverso un concorso di progettazione che consenta ai cittadini e all’amministrazione di scegliere tra più progetti con un percorso di democrazia deliberativa che coinvolga la cittadinanza, forze culturali, dell’informazione, professionali e specialistiche locali e nazionali;
 che si collabori con comitati ed associazioni, ordini professionali per la preparazione del concorso di progettazione e che si costituisca uno specifico laboratorio aperto ai cittadini anche per la gestione delle fasi post concorso;
 che vengano recuperati gli impianti sportivi esistenti destinandoli all’uso dei cittadini e delle società-associazioni sportive già operanti prima del sisma senza aumento di volumetrie e senza funzioni aggiuntive;
 che si riconsideri il contesto urbano nel suo insieme per una rigenerazione complessiva dei quartieri circostanti, per la valorizzazione del corridoio ecologico verso San Giuliano e per la conservazione delle aree di verde attrezzato escludendo future edificazioni su di esse;
 che si inserisca nelle linee guida per il concorso la presenza del contributo progettuale limitatamente al complesso auditorium rimandando al concorso la definizione di una specialistica progettazione del verde con criteri naturalistici e di uno spazio artistico per la memoria delle vittime del terremoto ;
 che siano preferiti parcheggi interrati in sostituzione di quelli in superficie;
 che la presenza di una piazza lastricata molto più grande di piazza Duomo, adeguata anche per un mercato, sia inserita senza inficiare la qualità e l’integrità paesaggistica e naturalistica del parco;

Dopo 40 anni di storia e di lotte in difesa di un PARCO URBANO a Piazza D'Armi per progettare insieme il
POLMONE VERDE DELLA CITTA'
Con un
CONCORSO DI PROGETTAZIONE sulle idee e le proposte dei cittadini


Il tavolo di Piazza D’Armi  

Per contribuire alla raccolta puoi inviare la tua richiesta dei moduli a : cittadinilaquila@gmail.com






BENVENUTI TRA LE NOSTRE MACERIE DI DEMOCRAZIA

Benvenuti nella città fantasma: L’Aquila, a 19 mesi dal terremoto.
 
 

Benvenuti in una città polverizzata, spezzata, disgregata in 19 new towns, i cui cittadini sono
figli di un Dio minore, della crisi non dichiarata, dell'incapacità politica, dell'emergenza
nascosta, mal gestita e sfruttata solo per conseguire consenso televisivo e politico.
Benvenuti a constatare di persona la catastrofe del terremoto, oltre ogni menzogna mediatica.
Quella che potete vedere è solo una minima parte della città, perché il centro storico, cuore e
vita dell'Aquila, è zona rossa, militarizzata, inaccessibile a voi ed a noi. Nonostante i danari
spesi per la messa in sicurezza degli edifici, ci viene impedito persino di visitare le nostre
abitazioni, di "rimboccarci le maniche" per ricostruire le nostre case. E le nostre vite.
Benvenuti. Da oggi anche voi potrete constatare come la ricostruzione avviata finora riguardi
solo le abitazioni periferiche meno danneggiate. Le istituzioni, anziché garantire sicurezza e
giustizia per tutti, esercitano il potere decisionale in tavoli separati, dove la partecipazione dei
cittadini non è contemplata e la trasparenza non applicata.
Il sistema clientelare fraternizza con gli interessi privati dei potentati economici locali e con
le avanguardie mafiose presenti in città, impedendo sistematicamente la nostra partecipazione
ad ogni scelta che riguardi il nostro futuro. E, mentre crescono conventicole, clientele, chiese
e congreghe, mancano del tutto luoghi attrezzati per un minimo di vita sociale. Qui, con i
milioni delle vostre donazioni, si costruiscono ibridi architettonici obsoleti, mentre l’unico
spazio di incontro e confronto civico, il Tendone di Piazza Duomo, sede dell'Assemblea
permanente dei cittadini del capoluogo d'Abruzzo, con l’avanzare dell’inverno dovrà
chiudere.
Benvenuti nella città dove il diritto è ferita collettiva, dove i bisogni sono campo di battaglia,
dove la democrazia è guardata con sospetto e lo stato di polizia è la risposta consueta ad ogni
accenno di dissenso. Qui, le macerie morali sono peggiori di quelli materiali. Poco importa
che, mortificando ogni speranza di cambiamento, si crei malcostume e si allontanino i giovani
e le forze migliori.
Benvenuti in una città in cui la cultura è solo un ricordo, e l'orgoglio civico un'icona del
passato.
la vostra solidarietà ci dà speranza e ci induce a credere in un futuro
migliore, da costruire tutti insieme. Noi vogliamo provarci.
Abbiamo ottenuto che il Consiglio Comunale recepisse un regolamento sulla trasparenza, ed
insisteremo perché venga approvato il Regolamento per la Partecipazione. Reclameremo a
gran voce che entrambi vengano applicati. Mancano però, a tutt'oggi, i riscontri pratici.
Per questo, se necessario, ricorreremo, primi in Italia, alla “class action” per tutelarci anche
dall' inefficienza delle nostre istituzioni locali.
L’impegno della nostra associazione, Cittadini per i Cittadini, è per attuare a L’Aquila forme
di democrazia partecipata. Siamo convinti che solo con il coinvolgimento attivo e
propositivo dei cittadini L’Aquila e la sua comunità potranno essere ricostruiti. Persino
migliori di prima





PRESIDIO AL CONSIGLIO COMUNALE DEL 8 NOVEMBRE

 

 

 

 

IL PARCO URBANO DI PIAZZA D’ARMI



“Un parco in cui entrare e non vedere la fine dell'altro lato, un parco all'inglese dove poter correre liberamente, sdraiarsi liberamente, giocare liberamente o semplicemente prendere il sole... liberamente senza avere altri impedimenti intorno e non crearne agli altri. Insomma un PARCO VERO con alberi di alto fusto, lunghi viali, e tanto tanto tanto verde e non una nuova villa comunale, un giardino o tanti impianti sportivi”….

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Il piano regolatore del 1975 ha localizzato gran parte dell’espansione urbana nelle aree comprese tra Santa Barbara e Cansatessa, spostando di fatto il baricentro del sistema urbano e lasciando irrisolte le connessioni tra le parti di città.

Il fatto urbano più rilevante di questo “disagio” urbanistico è certamente rappresentato dall’area denominata Piazza d’Armi che raggiunge le dimensioni di decine di ettari.

La sua connotazione di enorme “vuoto urbano”, nonostante parte di essa sia destinata ed utilizzata con attrezzature sportive e militari, allo snodo tra la città vecchia e la città nuova, pone uno tra i più complessi problemi urbanistici che questa città dovrà affrontare.

Anche il contesto risente di questo “disagio” urbano, lo spazio indefinito è percepito come un enorme area di risulta con tutte le accezioni ed i connotati negativi che la definizione trascina con sé.

L’armatura urbana che circonda piazza d’Armi è congestionata dal traffico e da scelte insensate riguardanti la circolazione e la mobilità attuate negli anni dalle diverse amministrazioni.

Piazza d’Armi è comunque, e nonostante tutto, un’area strategica per l’assetto futuro di tutto il sistema urbano. Su di essa vanno concentrati tutti gli sforzi per una progettazione che restituisca l’uso, la funzione, e la forma, alla città ed ai cittadini per assumere il ruolo di ricucitura tra centro storico e periferia contribuendo alla riqualificazione dell’intera zona.

La denominazione di “piazza” evoca comunque un richiamo allo spazio pubblico per eccellenza, il suo stato di fatto di area verde incolta ed abbandonata evoca il riconoscimento di parco urbano rafforzato dalla legittima aspirazione sociale ad evitarne l’aggressione con volumetrie, edifici, funzioni complesse, destinazioni polivalenti. Tutte funzioni che farebbero dell’area un’occasione di appetibili operazioni immobiliari se non di esplicite speculazioni.

Piazza d’Armi deve diventare un grande PARCO URBANO PUBBLICO che assuma il significato di grande “piazza verde” i cui fronti di definizione sono i tessuti edilizi circostanti. La funzione simbolica e reale è quella di polmone verde della città in una rete ben distribuita nel sistema urbano: La villa comunale, il parco del Castello, il parco del Sole, la pineta di Roio, la Murata Gigotti, San Giuliano con il quale è possibile realizzare un vero e proprio corridoio ecologico attraverso le aree a verde pubblico del quartiere di Santa Barbara.

Il significato ulteriore di ingresso alla città storica dovrebbe rafforzare l’orientamento a farne un parco urbano molto utile alle vocazioni turistiche e culturali della città.

Lo slogan che i cittadini hanno ripetuto spesso nel corso degli anni “no al cemento a piazza d’Armi” descrive, anche se in forma rudimentale, non solo lo stato d’animo e l’aspirazione diffusa ad avere uno spazio grande per “respirare”, ma rappresenta un contenuto programmatico ed insieme un obiettivo progettuale fondamentale per la sostenibilità urbana.

Non sono incompatibili ad essi la riqualificazione degli impianti sportivi già presenti e di grande valore storico sportivo ed eventualmente la realizzazione di una sola struttura collettiva che si può ritenere compatibile: un auditorium per la musica, attrezzatura di cui questa città ha assolutamente necessità.

Ma quando si parla di auditorium si intende una struttura di grande prestigio architettonico che diventi il simbolo della città e il centro fisico ed ideale di questa grande “piazza verde”. Il parco urbano e della musica di piazza d’Armi è un obiettivo perseguibile e realizzabile.

Spesso le strategie messe in campo dai governi cittadini hanno rappresentato un ostacolo alla realizzazione di questa idea-progetto. Esse hanno guardato soprattutto agli aspetti finanziari ed economici dell’operazione ipotizzando, ancor prima di aver fissato gli obiettivi irrinunciabili per le finalità pubbliche, fantomatiche società miste pubblico-private.

E’ forte la preoccupazione che dietro qualche buona intenzione in realtà si nasconda l’obiettivo di rendere l’area appetibile dal punto di vista edilizio ed immobiliare, quindi con l’obiettivo di costruire più funzioni (commerciali, direzionali, residenziali, di servizio) al fine di attirare capitali privati e mobilitare risorse finanziarie che solo in cambio di consistenti “cubature” avrebbero l’interesse ad intervenire.

I cittadini al contrario ritengono che su piazza d’Armi vada attivata una procedura concorsuale, eventualmente a carattere internazionale, fissando i contenuti del concorso in maniera rigorosa, limitando gli indici di edificabilità eventualmente alla sola volumetria dell’auditorium, destinando l’area a parco urbano territoriale senza destinazioni commerciali, direzionali, residenziali, progettando il verde in maniera rigorosa e con criteri naturalistici, allargando la progettazione complessiva ad un contesto più vasto che possa comprendere la riqualificazione dei quartieri circostanti.

Le richieste più volte avanzate dalla circoscrizione e dai comitati di cittadini e poi sostenute anche in consiglio comunale attraverso un odg a suo tempo votato all’unanimità si ispirano alle indicazioni e agli obiettivi precedentemente richiamati.

Progettare Piazza D’Armi deve significare anche pensare ad una generalizzata riqualificazione del quartiere tenendo conto della notevole densità edilizia e dell’elevato numero di abitanti insediati, della mancanza di infrastrutture, della concentrazione di strutture commerciali, del traffico in continuo aumento divenuto insostenibile per la tipologie delle strade del quartiere, dell’inquinamento acustico ed atmosferico, della bassa qualità architettonica degli edifici, di una mancanza cronica di effetto urbano e di qualità della vita.

I progetti che si sono susseguiti nell’area nel corso degli anni non hanno mai dato risposte convincenti e molti di essi sono stati duramente contestati: il progetto della viabilità ancora da appaltare, la metropolitana di superficie, il piano parcheggi, i tentativi più volte avanzati di fare dell’area l’occasione di investimenti immobiliari e finanziari pubblico-privati per la valorizzazione edificatoria dell’area.

Il controllo sociale e l’attivismo dei cittadini, dei comitati, delle associazioni, delle forze politiche e sociali più responsabili, della circoscrizione ha sempre impedito che fossero compiute scelte insensate nell’area più delicata del tessuto urbano. Gli eventi sismici e le conseguenti difficoltà hanno accresciuto i rischi di un’aggressione all’area anche per la necessità di reperire aree disponibili per rilocalizzare strutture, attrezzature e funzioni la cui temporaneità rimane un requisito solo formale.

Oggi all’indomani degli eventi sismici Il Master Plan di riassetto generale di Piazza d’Armi abbandona e modifica in maniera sostanziale l’impostazione del progetto originario di PARCO URBANO previsto nel programma elettorale e di mandato del Sindaco Cialente.

La proposta di quel programma raccoglieva idee, lotte e proposte di associazioni, movimenti di cittadini e prevedeva, come unica costruzione compatibile con il verde integrale, un auditorium immerso nel verde totale di un central park, come amava chiamarlo il Sindaco, da realizzarsi attraverso un concorso di progettazione di cui non si ha più traccia nella delibera che dovrà esaminare il consiglio comunale.

La  nuova soluzione di assetto generale dell’area è priva delle caratteristiche e dell’identità di PARCO URBANO PUBBLICO.

Le nuove previsioni, ipotizzate anche con atti amministrativi incerti ed approssimativi, non rispondono alle esigenze della comunità ma piuttosto offrono “spazio pubblico” acquisito con ingenti costi sostenuti dall’Amministrazione, a CONFUSE PROPOSTE “PRIVATISTICHE” volte a realizzare ulteriori edifici, nuove volumetrie e costruzioni di grande impatto con discutibili ipotesi di project-financing mascherate per nuova impiantistica sportiva, foresterie, nuove palestre e parcheggi sotterranei, nuovi edifici per migliaia di mq oltre a quelli già esistenti.

L’area a vocazione sportiva che va potenziata e riqualificata esiste già: è Centi Colella. Il progetto privato più volte presentato in dimensioni finanziarie e fisiche incompatibili con Piazza D’Armi può essere dirottato a  Centi Colella per realizzare una vera “cittadella dello sport”, prevista anch’essa del programma di mandato del Sindaco.

A Piazza d’Armi deve essere prevista solo la ristrutturazione degli attuali impianti a servizio dei cittadini e delle associazioni e società sportive già presenti. Questa scelta deve diventare permanente e non limitata alla prima fase attuativa del masterplan al solo scopo di impegnare i finanziamenti del dopo terremoto destinati al recupero delle strutture danneggiate dopo il sisma.

La scelta di ricollocare il Mercato di Piazza Duomo andrebbe presa valutando attentamente se nel progetto di parco urbano con auditorium sia compatibile la presenza una piazza lastricata molto più grande di piazza Duomo con un parcheggio di superficie per rendere fruibile il mercato senza inficiare la qualità e l’integrità paesaggistica e naturalistica del parco.

La salubrità complessiva  è diventata negli ultimi anni un’emergenza di tutta l’area nel cui intorno abitano migliaia di cittadini esasperati dall’enorme presenza del traffico che inevitabilmente aumenterà con le previsioni contenute nel Masterplan.

Anche le strutture religiose, oggi rilocalizzate a causa del terremoto, dovranno trovare una certa e chiara definizione del carattere temporaneo della presenza con atti amministrativi inequivocabili senza demandare a future amministrazioni ciò che deve essere deciso oggi.

Su tutto il contesto di Santa Barbara-Sant’Antonio fino a Centi–Colella incombono grandi problemi e le scelte ipotizzate contribuiscono ad aggravarli. Un’amministrazione oculata non compromette un progetto strategico per alcune soluzioni che vengono definite provvisorie ed altre di carattere privato.

Bisogna anche ricordare che risolvere il problema di piazza d’Armi deve significare affrontare definitivamente la permanenza integrale delle aree verdi lungo il corridoio ecologico del Fosso di San Giuliano per rinaturalizzare uno dei percorsi più belli della città che va dal Polmone Verde fino alla Madonna Fore, luogo caro e frequentato da tutti gli aquilani.

Il progetto per Piazza D’Armi deve anche essere l’occasione per il coinvolgimento strutturato della comunità locale nella costruzione delle soluzioni. Processo che può dare un esito di natura materiale riguardante proposte concrete ed uno di natura immateriale altrettanto importante che riguarda la possibilità di riconoscere ed interpretare le immagini della città proposte dai protagonisti cittadini e nate da un’attività di costruzione della partecipazione e della condivisione che il prodotto più avanzato di cui può disporre una amministrazione.

Per percorrere un processo effettivamente partecipato si possono svolgere unitamente al concorso di progettazione:

  • attività di indagine, di campionatura, di interviste individuali e per gruppi;
  • giornate seminariali organizzate su temi del quartiere circostante;
  • gruppo di lavoro e coinvolgimento con la circoscrizione per un “laboratorio di quartiere” dedicato alle analisi e alle proposte progettuali sui servizi, sulla qualità della vita, sulla mobilità, sulle attrezzature collettive nel quartiere anche alla luce degli eventi sismici;
  • coinvolgimento delle scuole e degli studenti
  • creazione di una “comunità virtuale” con sistemi di comunicazione avanzati nella quale tutti gli abitanti che lo desiderano possono essere informati su ciò che avviene nel laboratorio anche quando non si ha la possibilità di partecipare con continuità alle attività;

Il tavolo su Piazza D’Armi propone a tutti i cittadini che non si rassegnano ad una Piazza d’Armi cementificata di unirsi e si impegna ad organizzare presto assemblee, iniziative e convegni per rilanciare la difesa del futuro parco della città e per questo chiede:

  • che venga riattivata la partecipazione e la condivisione di tutti i cittadini a cominciare da quelli che abitano nei quartieri circostanti per ridefinire le linee guida di un progetto di Parco Urbano Pubblico;

  • che la definizione esecutiva del progetto venga attivata attraverso un concorso di progettazione che consenta ai cittadini e all’amministrazione di scegliere tra più progetti attraverso un percorso di democrazia deliberativa che coinvolga la cittadinanza attiva oltre i provvedimenti amministrativi ordinari; il concorso di progettazione avrebbe il merito di attivare contributi progettuali nazionali ed internazionali, di catapultare il tema del parco urbano e la città dell’Aquila oltre i confini locali e di coinvolgere forze culturali, dell’informazione, professionali e specialistiche locali e nazionali;

  • che venga localizzato su altra area più idonea il contributo progettuale dell’associazione Forza L’Aquila incompatibile con la vocazione dell’area ed in contrasto con il recupero ed il riuso degli impianti sportivi esistenti che vanno destinati all’uso dei cittadini e delle società-associazioni sportive già operanti prima del sisma;

  • che si riconsideri il contesto urbano nel suo insieme per una rigenerazione complessiva dei quartieri circostanti e per la valorizzazione del corridoio ecologico verso San Giuliano;

  • che siano conservate le aree libere (comunque non ancora edificate con previsione nel Prg a servizi, verde pubblico e attrezzature collettive) e che nel bando di concorso abbiano destinazione pubblica e di uso pubblico in considerazione dell’alta densità edilizia ormai consolidata;

  • che sia sospeso in attesa dell’espletamento della procedura del concorso qualsiasi provvedimento che possa compromettere l’obiettivo di mantenere uno standard di aree libere con destinazioni pubbliche nel quartiere;

  • che si fermi la delibera di adozione del Piano di riassetto generale di Piazza D’Armi – variante al PRG ai sensi del dpr 327/2001 art.19 nel testo in vigore e che il Consiglio Comunale approvi contenuti e richieste progettuali da inserire nel bando di concorso sulla base degli obiettivi indicati;

  • che si inserisca nelle linee guida per il concorso la presenza del contributo progettuale limitatamente al complesso auditorium rimandando al concorso la definizione di una specialistica progettazione del verde con criteri naturalistici e di uno spazio artistico per la memoria delle vittime del terremoto ;

  • che siano preferiti parcheggi interrati in sostituzione di quelli in superficie;

  • che si definisca oggi un indirizzo per il destino delle  struttura temporanea religiosa proprio perché è compito di uno strumento di assetto generale inquadrare e definire le previsioni future;

  • che si valuti attentamente se nel progetto di parco urbano pubblico sia utile e compatibile  la presenza di una piazza lastricata molto più grande di piazza Duomo con un parcheggio di superficie adeguato anche per un mercato senza inficiare la qualità e l’integrità paesaggistica e naturalistica del parco;

  • che sugli atti urbanistici e progettuali conseguenti siano attivate le procedure di Vas e di Via in maniera scientificamente rigorosa;

  • che si collabori con comitati ed associazioni, ordini professionali per la preparazione del concorso di progettazione e che si costituisca uno specifico laboratorio aperto ai cittadini anche per la gestione delle fasi post concorso;


PER I MOTIVI INDICATI IL TAVOLO DI PIAZZA D’ARMI CHIEDERA’ INCONTRI E CONFRONTI CON L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE, CON I GRUPPI CONSILIARI, CON LE FORZE POLITICHE E SOCIALI, CON LE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE, CULTURALI, CON I COMITATI, CON LE CATEGORIE PROFESSIONALI, CON LA CIRCOSCRIZIONE, CON I CITTADINI E LE CITTADINE, CON LE SCUOLE.  

ITER DEL RICONOSCIMENTO DELLA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI AL COMUNE

Il giorno 3 Agosto 2009 nello spazio del Parco Unicef c'è stato un incontro fra i comitati cittadini e la quarta commissione consiliare (Commissione Regolamenti e Statuto) come richiesto nella proposta fatta al Comune il giorno 27 Luglio.
Lo Statuto comunale già prevede un regolamento sulla partecipazione mai definito ne approvato. Lo si vorrebbe attuare ora,data la situazione di emergenza, attraverso una chiara e completa definizione (vai sul forum "opinioni per la ricostruzione").
Hanno preso parte il Presidente della IV Commissione Giuseppe Bernardi (Sinistra Democratica) e i membri della Commissione: Luigi D'Eramo (La Destra), Antonello Bernardi (PD), l'assessore Antonio Lattanzi (Rifondazione Comunista) che ha anche la delega alla partecipazione.
Ai consiglieri è stata presentata solo la prima parte riguardante l'informazione.
Successivamente su nostra richiesta è stata approfondita dal comitato Reteaq anche la parte riguardante la partecipazione ed è stata inoltrata al Comune poco prima delle dimissioni dell'assessore Lattanzi.

VENERDI' 15 GENNAIO 2010Prima riunione della IV commissione regolamenti del Comune di L'Aquila per aprire una discussione sulla partecipazione al fine di approvare un regolamento che ne determini il riconoscimento e regoli le modalità.

MERCOLEDI'10 FEBBRAIO 2010 La IV commissione dopo aver esaminato e discusso il regolamento e dopo aver apportato alcune modifiche sul terzo e quarto punto,sulla parte riguardante l'informazione,ha consegnato tutto al segretario generale per il parere dei dirigenti Contabili e della Gestione risorse umane.

VENERDI'12 MARZO 2010
la IV commissione DOPO AVER apportato le ultime modifiche senza aver ricevuto ancora i pareri tecnici consegna l'intera documentazione al Consiglio


LUNEDI' 7 Giugno 2010
CONSIGLIO COMUNALE SEDUTA STRAORDINARIA DI I CONVOCAZIONE
All'ordine del giorno
Punto5)Approvazione regolamento per l’informazione e la trasparenza da attuare sul sito internet del Comune dell’Aquila;

IL REGOLAMENTO DI TRASPARENZA E INFORMAZIONE VIENE APPROVATO

MANCA FINO AD OGGI L'APPLICAZIONE


NUOVO DOCUMENTO: Regolamento sui diritti di partecipazione, informazione
dei cittadini e di iniziativa popolare

Le amministrazioni troppo spesso vivono il cittadino non come una risorsa con la quale costruire alleanze, ma come un problema. Da tali considerazioni scaturisce la bozza di documento sulla partecipazione elaborata dal tavolo della partecipazione nel quale la nostra Associazione è parte attiva e promotrice.
Il documento si basa sul principio di sussidiarietà orizzontale, sancito dall’articolo 118 comma 4 della Costituzione italiana.


La democrazia partecipativa e la sussidiarietà orizzontale sono aspetti centrali per definire e gestire le politiche di gestione e di costruzione delle decisioni.


Domenica 25 Luglio
IL REGOLAMENTO PER LA PARTECIPAZIONE VIENE APPROVATO DALL'ASSEMBLEA CITTADINA
Giovedì 29 Luglio
Viene PRESENTATO E CONSEGNATO AL COMUNE

DOCUMENTO


OCCORRE CHIEDERE LA DISCUSSIONE IMMEDIATA E L'APPROVAZIONE DEL DOCUMENTO
NONCHE' L'ATTUAZIONE DEL REGOLAMENTO SULL'INFORMAZIONE GIA' APPROVATO DAL CONSIGLIO COMUNALE





PETIZIONE: UNA SEDE COMUNALE UNICA

UNA SEDE COMUNALE
Promossa dall'Associazione onlus "Cittadini per i cittadini con l'adesione di Immota Manet, Ideaq, Lega Ambiente, Un Nuovo Respiro per L'Aquila, 3e32,Epicentro Solidale e Collettivo99, ReteAq, Comitatus Aquilanus e l'Associazione AdA
Febbraio 2010
Riportato sul Capoluogo

15 GIUGNO 2010
Sono state consegnate nella Conferenza dei Capi Gruppo le firme raccolte per la petizione "UNA SEDE UNICA COMUNALE", con la quale si richiede al Comune di L'Aquila di restituire gli uffici comunali ad una maggiore fruibilità per la cittadinanza, riunedendoli in un'unica sede

Nell'incontro è stato stabilito il trasferimento degli uffici di Presidenza del Consiglio nella ex palestra della Scuola Media Mazzini liberando così una parte dell'edificio fino ad oggi utilizzato di Villa Gioia e consentendo l'indispensabile avvicinamento dell'ufficio protocollo. Il tempo di lavoro stimato è di 3 mesi.


INFORMAZIONI AI CITTADINI

I PROGETTI DEL NUOVO PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DEL CORVO

LA NUOVA MODULISTICA PER RICHIESTE E COMUNICAZIONI DEI CITTADINI PER GLI ALLOGGI    

 A seguito dell'incontro sulla sostenibilità, è stato preso l’impegno da parte delle istituzioni di maggiorare del 20% il contributo di ricostruzione per interventi tesi al risparmio energetico;

LE MACERIE E UNA POPOLAZIONE ATTIVA

Il ridere inopportuno ha risvegliato l'orgoglio di una popolazione

L’ Aquila, vince il popolo delle carriole. Seimila aquilani violano la zona rossa per smaltire le macerie ferme da quasi 11 mesi. Una catena umana unisce piazza Palazzo a piazza Duomo, con un passaggio di carriole e secchi tra due ali di folla per sgomberare i mucchi di detriti rimasti intatti davanti al Comune.

Il Centro — 01 marzo 2010


MOVIMENTO DELLE CARRIOLE

Il popolo delle carriole, infatti, possiamo essere tutti noi che abbiamo voglia di partecipare alla ricostruzione non come semplici spettatori ma come parte attiva. Il popolo delle carriole è un popolo ferito che vuole dimostrare a sé stesso e a tutto il Paese che il terremoto ci ha ferito ma non ci ha annientato. Il popolo delle carriole, dunque, mi sembra l’espressione più bella di una comunità, molto spesso accusata di assistenzialismo e di passività nel post-terremoto, che, invece, vuole provare a rinascere e a riappropriarsi di ciò che le è stato sottratto. Se “carriola” equivale a corresponsabilità nei confronti del futuro della città, a condivisone di un progetto di ricostruzione fatto dagli aquilani per l’Aquila, a voler sollecitare le Autorità perchè facciano presto e bene, allora benedette siano le “carriole”. Auspico, infine, che politici non strumentalizzino queste manifestazioni magari per usarle contro i propri avversari». Don Claudio Tracanna.

Il Centro — 08 marzo 2010

Il popolo delle carriole emozione e tanta voglia di ricominciare.

GALLERIA FOTO

Selezionare e riciclare le macerie (Collettivo99)


Interventi e direttive governative



UNA PRIMA VITTORIA
Rimozione macerie: Macerie, si copia il popolo delle carriole
Il Centro — 11 marzo 2010

Fonte: Ufficio stampa del Comune dell'Aquila:
Il materiale confluirà in appositi cassoni


La selezione delle macerie oltre a servire per la ricostruzione può essere fonte di lavoro e di reddito per gli aquilani.
Devono essere rinaturalizzate le numerose cave con lo sterrato.
Basta con interventi che non tengono conto delle risorse e caratteristiche del nostro territorio.

Lettera alle autorità: "Mai più senza di noi"

Partecipanti alla puntata di Porta a Porta del 6 Aprile Bruno Vespa non si fida delle Carriole
Nasce su fb il gruppo " Io mi dissocio" e scrivono una lettera indirizzata a Bruno Vespa

Antonello Ciccozzi spiega la sua posizione: ad reprimendam audaciam aquilanorum


Nel corso di questi intensi mesi di attivismo abbiamo ripopolato il centro storico e ridato, in momenti di grande partecipazione emotiva, unità e identità a una cittadinanza confusa e dispersa.
Dopo un S-OST del 21 marzo. LEGGI IL DOCUMENTO su ANNO 1
Ci siamo strutturati in assemblea aperta e organizzati in gruppi di lavoro, raccogliendo energie e competenze che stiamo mettendo al servizio di tutti per una ricostruzione realmente partecipata.
Abbiamo elaborato una serie di proposte serie e concrete su molti temi, ottenendo legittimazione da parte delle istituzioni di cui abbiamo dimostrato di poter essere interlocutori autorevoli e competenti, tanto che in vari casi le nostre proposte sono state riprese e messe in pratica, come nel caso dello smaltimento delle macerie o sul problema delle tasse; in altri casi abbiamo ottenuto impegni per obiettivi che intendiamo perseguire in futuro.

Domenica 2 Maggio, CARRIOLE IN CENTRO PIENE DI DOMANDE

LE MACERIE

L'AQUILA SI MANIFESTA

LUNEDI' 15 febbraio -Facoltà di Lettere e Filosofia

L'Associazione "Cittadini per i cittadini, in collaborazione con altre Associazioni e comitati promuove un incontro pubblico che si terrà presso l'aula magna della Facoltà di Lettere e Filosofia sita nel nucleo industriale di Bazzano, via delle industrie Paganica dalle ore 16:00 alle 18:30. La riunione servirà per illustrare le attività svolte, al fine di un'organica condivisione delle future iniziative. Al centro dell'incontro sarà anche l'andamento della campagna di raccolta firme per una sede comunale unica che sta avendo un grande successo. La riunione è aperta agli organi d'informazione e alla partecipazione attiva di tutte le cittadine e i cittadini.

Dal Capoluogo.it


I TRE ASPETTI DELL'INIZIATIVA:
1)CONSAPEVOLEZZA DELLA REALTA' 2) PIATTAFORMA DI AGGREGAZIONE cittadina 3) SPAZIO web INFORMATIVO

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