L'associazione persegue finalità di solidarietà sociale, civile e culturale, con l’obiettivo di informare e tutelare i cittadini delle zone incluse nel cratere sismico del 6-4-2009, per ottenere il pieno riconoscimento dei nostri diritti di procedere alla ricostruzione e riqualificazione partecipata delle zone danneggiate, secondo i criteri della massima trasparenza e della maggior efficacia, scongiurando il rischio di smembramento e dissoluzione socio-culturale delle popolazioni colpite.

TESTO INTEGRALE DELLO STATUTO

IL NUOVO SITO INFORMATIVO




ULTIMO AGGIORNAMENTO 10 Gennaio 2011



L'Aquila a metà ottobre


A metà ottobre la situazione aquilana è totalmente diversa da quella prefissata come obiettivo pochi mesi prima.
La ricostruzione delle case B e C è gravemente in ritardo e gli appartamenti del progetto C.A.S.E. che, secondo le stime ottimistiche, dovrebbero essere consegnati entro dicembre, si rendono insufficienti a soddisfare il fabbisogno abitativo. Per risolvere questo problema, previsto già da maggio dai comitati cittadini e da alcuni politici, si è finalmente decisa l’adozione dei M.A.P. (moduli abitativi provvisori o, come si suol dire, “casette di legno”) per le frazioni dell’Aquila, ai quali si aggiungerenno circa 500 case su ruote per coloro che ancora sono nelle tende e per chi risiede in abitazione che, pur non avendo subito danni gravi, hanno tempi lunghi per le riparazioni.
La negazione di soluzioni alternative al progetto C.A.S.E. per L’Aquila, da parte di Protezione Civile e Governo, si è rivelata una scelta fallimentare che ha determinato, per la prima volta nella storia dei recenti terremoti, che la popolazione colpita dal sisma restasse oltre sei mesi nelle tende.
La protezione civile avanza nella dismissione dei campi e invita i residenti a recarsi in alberghi a cento chilometri dalla città o in località difficilmente raggiungibili, ma per chi ha vissuto fino ad adesso nelle tende sembra assurdo doversi spostare ora. <>.
La drammaticità di quanto sta avvenendo non ha il giusto spazio nei media che, invece, raccontano quasi esclusivamente delle poche consegne del progetto C.A.S.E. o della millantata riapertura del centro storico che altro non è se non la rimozione dei divieti d’accesso al Corso Federio II e via San Bernardino.
Il fine di questo breve scritto non è di muovere critica ma solo di sollevare l’attenzione degli italiani sul reale stato delle cose, prima che i troppi proclami sensazionalistici nascondano alla Nazione l’oggettività del fallimento.(Roberto Tinari)

Iniziative di carattere socio-culturale.

All’entusiasmo di molti di contribuire alla rinascita della Città tramite un contributo fattibile, concreto e di risconto immediato rispondiamo con iniziative di carattere socio-culturale.
Iniziative a cui contribuiamo sia come promotori che come sostenitori.

Nostro progetto ambizioso è “Museo del Terremoto, per conoscere e non dimenticare”, progetto sul quale abbiamo ottenuto, dal coordinamento nazionale della didattica e divulgazione scientifica dell’INGV e in particolare dalla coordinatrice nazionale Giuliana D'Addezio, un serio interessamento.

Per Valle Pretara sono previsti eventi, come mostre e concorsi di pittura e fotografia, che ridarebbero vita al quartiere, valorizzando anche gli artisti, professionisti e non, ivi residenti.

Un sostegno doveroso poi alle realtà sociali come l’APTDH, rimasto senza sede dal 6 Aprile. Prossimamente vi faremo il punto della situazione, riportandovi il resconto delle nostre chiacchierate con al direttrice dell'APTDH, signora Verna.

L’iniziativa più ravvicinata è quella di Sabato 31 Ottobre “Puliamo il quartiere”.
Ci incontreremo alle ore 10 nel piazzale antistante la Chiesa.

Per il mese di Dicembre sarà svolta la giornata della Scienza, grazie alla collaborazione del INAF di Roma.

Iniziative e proposte per Valle Pretara

Il comitato Cittadini per i cittadini ha al suo interno una folta rappresentanza di cittadini del quartiere di Valle Pretara. E' per questo che con grande entusiasmo il comitato si sta impegnando per Valle Pretara, nella speranza che questo possa diventare un modello per gli altri quartieri.

Su cosa stiamo lavorando:

1. Progetto di riqualificazione del quartiere
: Questo progetto è stato già presentato in una conferenza nella sede Carispaq a Strinella 88, e in seguito lo riporteremo nei dettagli su questo blog. Una riqualifica concertata con i cittadini, gli urbanisti,gli architetti e le imprese.

SPERIAMO PRESTO DI AVERE UNO SPAZIO SOCIALE ADEGUATO PER INCONTRARSI GRAZIE ALLA VOSTRA SOLIDARIETA'

2. Progetto “Rivivi Valle Pretara”: Gite Parrocchiali. Mostre e concorsi di fotografia e pittura, con la collaborazione degli artisti, professionisti e non, presenti nel quartiere.

3. Progetto “Tante piccole cose per cambiare in meglio”: iniziative come “puliamo il quartiere” per non lasciare nell’abbandono il territorio, lettere di “protesta-proposta” per migliorare tante piccole cose.

DALLE PICCOLE COSE NASCONO LE GRANDI

Prossimamente su questo sito tutti i dettagli.

La vostra collaborazione sarà la nostra gioia :-)

REPORT Assemblea

"Il 25 settembre è iniziato lo smantellamento senza preavviso del campo di acquasanta e dopo una mia permanenza nel campo di alcune ore trascorse a parlare con gli ospiti, che venivano avvisati di spostamenti a breve tempo, e a chiedere permessi al Dicomac per fare assemblea abbiamo ottenuto di svolgerla. C'è stata autorizzata anche la ripresa di Ballarò e la testimonianza di due persone del campo di Piazza d'Armi che avevo invitato ad intervenire. I cittadini riuniti hanno preso la decisione finale di aderire alle iniziative del campo di Collemaggio." (Enza Blundo)

CHIEDIAMO RISPOSTE


4570 ALLOGGI DEL PIANO C.A.S.E. ASSEGNATI ENTRO DICEMBRE
STANNO POSIZIONANDO 20 NUOVE PIASTRE
Su 56000 mq di terreno per 700 alloggi in più

12600 nuclei familiari che possiedono case classificate E, F, zona rossa
di questi

9000 nuclei familiari hanno optato per gli alloggi del piano C.A.S.E.

6000 nuclei familiari con case classificate B non ancora riparate

600 nuclei familiari con case classificate C


Hanno consegnato a ottobre Consegneranno a gennaio ?
C.A.S.E. iniziate a fine giugno C.A.S.E. che iniziano ad ottobre

Lavori svolti nel tempo estivo. Lavori svolti in tempo invernale.

Pubblicati 4 elenchi riferiti al censimento case E F zona rossa:
1) assegnatari Piano C.A.S.E. 3) provvisoriamente non assegnati
2) assegnatari moduli M.A.P. 4) in via di collocazione

CHIEDIAMO

-Commisurazione degli aiuti ai bisogni contingenti, ovvero valutazioni più mirate alle reali esigenze dei nuclei familiari.
-Formazione di una graduatoria, anche per chi non risulta nei suddetti elenchi.
-Censimento per nuclei familiari e graduatoria per case B e C non ancora ristrutturate.
-Case mobili coibentate e removibili, da posizionare anche su terreni personali o demaniali SUBITO !!!

INVIATE UN SMS
AL SEGUENTE NUMERO 320 2043225
con scritto: tvuno*graduatoria censimento case mobili


IL FUTURO O SARA' DI TUTTI O NON SARA'.
INSIEME CE LA FAREMO

Associazione cittadini per i cittadini www.cittadinixcittadini.blogspot.com

ASSEMBLEE CITTADINE

LA DEMOCRAZIA DELLA PARTECIPAZIONE

Sessione di lavoro: La società civile per discutere e preparare insieme proposte operative che facilitino la partecipazione dei cittadini all’opera di ricostruzione.


L'AQUILA 18 DICEMBRE ore 16:00
AUDITORIUM REGIONE ABRUZZO

Palazzo Ignazio Silone, Via Leonardo da Vinci 6



L'evento sismico che ha colpito l’Abruzzo non ha solo provocato danni agli insediamenti dell’Aquila e dei comuni del cratere, ma ha fatto collassare tutte le attività che in essi venivano svolte, segnando profondamente l’animo delle persone. Superata l’emergenza, è arrivato il momento della Ricostruzione e, per quanto possibile, del ripristino di quella quotidianità strappata dal terremoto, anche e soprattutto attraverso lo strumento della partecipazione dei cittadini.

La ricostruzione, secondo l’ordinanza del 27 novembre scorso, verrà affidata alla Regione e agli Enti Locali, prevedendo che il presidente della regione Abruzzo abbia le funzioni di Commissario delegato, mentre il Sindaco dell’Aquila verrà nominato vice commissario vicario con poteri per la ricostruzione.
È nello spirito dell’ordinanza sopra citata che vogliamo, con l’Associazione cittadini per i cittadini, suggerire un modello di governance da attuare a livello regionale, provinciale e comunale.




PRESSO LE SALE DELL'ANCE SI E' TENUTA UN INCONTRO IMPROVVISATO CON IL SINDACO CIALENTE E LA PRESIDENTE DI PROVINCIA PER LA RITARDATA SOSPENSIONE TASSE. ORE 15:00

SIAMO STATI PRESENTI ANCHE IN QUELLA SEDE PER DIRE LA NOSTRA

RESOCONTO




L'Associazione si riunisce tutti i Lunedì 14 alle ore 18:30 presso la sala bocciofila antistante la chiesa di Valle Pretara,


URGENTE INCONTRO INDETTO DALLA PROVINCIA
SULLE PROBLEMATICHE RELATIVE ALLA RESTITUZIONE DELLE TASSE



GUARDA IL VIDEO DELL'ASSEMBLEA



SI E' DECISA UNA MANIFESTAZIONE DI MASSA A ROMA PER
GIOVEDI' 10 DICEMBRE ORE 12



NONOSTANTE LA NOTIZIA DI UNA PROROGA ACCETTATA


ASSEMBLEA CITTADINA CON CIALENTE del 28 OTTOBRE
LE NOSTRE PROPOSITIVITA'

Con questa politica non ce la faremo mai!
Giovedi 8 Ottobre eravamo presenti al Consiglio Comunale e ne siamo usciti piuttosto amareggiati, preoccupati che CON QUESTI POLITICI L'AQUILA NON PUO'FARCELA

L'Aquila, 24 Ago - I comitati cittadini si sono riuniti al Parco dell'Unicef. Ecco il verbale del loro incontro.
Verbale della conferenza dei Comitati e i Volantini di informazione.

De Matteis alla tendopoli di Collemaggio.

L'Aquila, 13 Ago - L'incontro di ieri sera voluto dai cittadini della tendopoli di Collemaggio
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Incontro tra Chiodi ed i comitati

L'Aquila, 11 ago - "E' stato un confronto sicuramente positivo, di grande correttezza e partecipazione. Continua
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Così non ce la faremo mai




Lo sappiamo, di polemiche se ne fanno fin troppe e anche noi ne siamo stufi. Meglio proposte concrete e soldi che rilancino la Città. Ma oggi non potremmo fare a meno di fare polemica, quando ci vuole ci vuole, e allora per rimediare faremo una proposta ancor più concreta che di sicuro piacerà a molti, consiglieri in primis.
Andiamo per ordine.
“Non ce la faremo mai”, frase che rubiamo a un caro collega, ci è balenata nella mente ieri durante il Consiglio Comunale svoltosi presso la Reiss Romoli.
Non ce la faremo mai se pensiamo a chi siede nelle poltrone del potere politico cittadino. Siede… neanche tanto, perché quando la parola la prende un consigliere di vecchia data tutti si alzano, compresi i suoi colleghi di partito. Alcuni tuttavia si siedono, ma fuori. Certamente è buffo, per noi “spettatori”, vedere dall’aula consiliare i consiglieri seduti nelle stanze vicine a chiacchierare o a fumare: per un attimo addirittura credi di esser tu il rappresentante cittadino, più che altro perché sei rimasto quasi da solo.
I primi interventi parlano della necessità di fare i consigli a porte chiuse, di evitare la presenza dei comitati o altri, di evitare sedute aperte alle diverse categorie della Città. Il motivo? Si fa troppa confusione, i lavori procederebbero a rilento e sarebbero inconcludenti (come la ricostruzione aggiungeremmo). Come inizio non c’è male. Sarà la quinta volta che partecipiamo e già non ci troviamo a nostro agio.
Il consiglio ufficialmente si apre con un argomento fondamentale, diremmo vitale: alcune antenne per la telefonia non funzionano e si rischia di perdere il segnale. Se qualcuno gli spiegasse che qui stiamo perdendo il segnale del cuore della nostra Città ci farebbe un piacere. Per fortuna si passa ad un altro argomento, più serio: la mensa dei poveri. Si prospetta una struttura temporanea a Piazza d’armi. Ne siamo contenti, ma per pochi secondi visto che, come un fulmine a ciel sereno, divampa una polemica accesa, con strilli e parole forti che ci lasciano allibiti. Ma lo siamo solo noi perché per gli altri sembra tutto normale. Come è normale vedere che mentre uno parla gli altri ridono, scherzano, se ne vanno, chiacchierano, fumano e si grattano la pancia.
Noi nella nostra ingenuità credevamo di assistere a chissà quali riunioni piene di carica, di voglia di ribalta, di entusiasmo, dove se tu dici che ti impegni cento l’altro grida che farà di più. Ad una gara per la vittoria, una marcia trionfante per il rinascita dell’Aquila, a questo pensavamo di assistere.
Per fortuna poi ci pensa quel consigliere di vecchia data, di cui già vi abbiamo accennato, a chiarirci definitivamente le idee.
La parola passa a lui, noi abbiamo cercato di seguirlo, ci siamo impegnati addirittura immaginando che fosse un professore cui poi avremmo dovuto rispondere, però non ce l’abbiamo fatta, abbiamo mollato, come molti dei consiglieri.
A questo punto ci tocca fare la proposta concreta, altrimenti saremmo i soliti aquilani che si riempiono la bocca per polemizzare. Eccola qua: offriremo (grazie alla generosita’ di un nostro concittadino) la cifra di 1.500Euro a quel consigliere che si distinguerà per passione, entusiasmo, coraggio, spirito di intraprendenza, capacità di intermediazione e soprattutto capacità di ascolto dei cittadini. Non stiamo scherzando. Aspettiamo con ansia le vostre referenze nella nostra casella di posta, cittadinilaquila@gmail.com. Mi raccomando scrivete anche il vostro codice IBAN, cosi in caso di vittoria….

Distinti saluti a tutti.
Cittadini per i Cittadini.

Spazio Piazza d'Armi


Nella conferenza dei comitati sono venuta a conoscenza che le persone rimaste nelle tende a Piazza d’Armi erano in difficoltà e non permettevano facilmente visite agli esterni.
Nel pomeriggio di Mercoledì 23 settembre mi sono recata da loro e con molta discrezione mi sono presentata e ho notato una certa diffidenza nei miei riguardi. Mentre cercavo di spiegare loro il motivo della mia visita, una macchina si era avvicinata alle loro scorte di acqua ed era sceso un tipo che aveva iniziato a caricare le bottiglie. Subito si sono innervositi ma notando che io stessa invitavo con fermezza quella persona a rimettere a posto le loro scorte d’acqua, spiegando che forse sarebbe stato più opportuno portargliene altre per la condizione in cui si trovavano, hanno cambiato atteggiamento nei miei confronti e mi hanno invitata ad entrare per vedere meglio le loro condizioni.
Ho visto come nostri concittadini siano stati lasciati a vivere in mezzo a cumuli di immondizia senza mensa e con i servizi igienici non più curati ho visto l’immensa desolazione di ciò che resta della tendopoli di Piazza D’Armi, la più grande fra quelle allestite nell’aquilano all’indomani del 6 aprile e sgomberata in 3 giorni, da giovedì 3 settembre, ma loro si sono rifiutati di lasciare la città dopo 6 mesi di tenda e hanno deciso di restare nonostante il campo venga considerato smantellato e sia di fatto abbandonato. Dopo essermi fermata parlare con loro mi hanno confermata la loro disponibilità per l'assemblea e per la manifestazione e mi hanno persino firmato un foglio per garantirmelo. convinti di dover ricevere ciò che era stato loro promesso (una casa a fine settembre all’Aquila)

Mi hanno scritto qualche riga in cui descrivono la propria situazione per garantire la propria disponibilità alle nostre iniziaive (Enza Blundo)


“Campo di Piazza d'Armi: Rimasto abbandonato a se stesso, alla piccola comunità aquilana, composta di decine di persone, senza mangiare e bere, con servizi igienici funzionanti ma sporchi; come se vivessimo in un degrado del terzo mondo, senza fare una vita dignitosa che comporta vivere un disagio che non si può descrivere. Chiediamo un'immediata sistemazione abitativa nel territorio del comune di L'Aquila, sia essa in appartamenti sfitti requisiti o moduli removibili da collocare anche nella stessa Piazza d'Armi al posto delle tende”.

Situazione nella Tendopoli abbandonata di Piazza d'Armi


Al Sindaco di L'Aquila dott. Massimo Cialente

al Capo Dipartimento della Protezione Civile dott. Guido Bertolaso
alla redazione de "Il Centro"
ai Cittadini aquilani
ai Comitati cittadini di L'Aquila,
a tutti coloro che possono pubblicare questa lettera aperta.

Cari aquilani, non è finita. Neanche a Piazza d'Armi

Oggi, 7 ottobre 2009, il Centro ospita la lunga lettera di Guido Bertolaso agli aquilani. Titolo: "Cari aquilani, non è finita".
Una lunga, accorata lettera in cui mai, nemmeno per sbaglio, viene sfiorata l'ipotesi che si siano commessi errori in questi sei mesi di gestione post-sisma.
Tutto perfetto. Tutto giusto, secondo Guido Bertolaso. Ma chi non sbaglia mai né si mette mai in dubbio, be', a noi fa un po' paura.

Sempre oggi, 7 ottobre 2009, il Centro parla di una lite con coltellata nella tendopoli di Piazza d'Armi.
Che, almeno secondo il quotidiano, sarebbe ancora una tendopoli. E che avrebbe, sempre secondo il Centro, un "rigoroso controllo agli ingressi da parte di chi gestisce il campo di accoglienza".
Ma come? Chi gestirebbe questo (ex) campo? Non era stato chiuso in pompa magna, con grandi comunicati stampa?

La Protezione Civile, peraltro, parlava, il 28 settembre, de "I supposti sfollati abbandonati nella ex tendopoli di Piazza d’Armi " e faceva presente che l'area era stata restituita all'amministrazione comunale, prendendo le distanze dalla situazione.

Situazione che dovrebbe essere motivo di vergogna per chiunque abbia contribuito a crearla e per chiunque non la stia risolvendo.
Tutti possono vedere con i propri occhi cosa succede a Piazza d'Armi.
Gli abitanti delle poche tende rimaste non hanno alcun tipo di assistenza e sicuramente non c'è più alcun controllo all'ingresso, giacché a quel che resta dell'ex tendopoli si accede liberamente (parola, questa, che ha radici sconosciute a L'Aquila, in questi sei mesi di gestione post terremoto).

Dovrebbe essere noto come la violenza trovi ragion d'essere in ambienti socialmente abbandonati.
E Piazza d'Armi e i pochi sfollati rimasti sono stati socialmente abbandonati.
Dai media, che raccontano falsità. Dalla Protezione Civile, che lascia il campo e prende le distanza. Dall'Amministrazione Comunale di L'Aquila, che si limita a pulire i rifiuti venti giorni dopo lo smantellamento ufficiale del campo, e solo dopo che Sabina Guzzanti è giunta a Piazza d'Armi, ripresa, fotografata, al termine della manifestazione del 29 settembre.
L'unica forma di assistenza che è garantita a chi ancora resta a Piazza d'Armi deriva da iniziative spontanee di cittadini.

Con la presente chiediamo che la situazione venga risolta, non già in maniera autoritaria ma con le dovute cautele: è evidente a chiunque che a Piazza d'Armi oggi sia necessario l'operato di assistenti sociali che dovrebbero riuscire a conoscere e comunicare le esigenze degli abitanti dell'(ex) campo di accoglienza e collaborare con l'amministrazione comunale per fornire a queste persone - sfollati, come tutti gli altri - una sistemazione e un'assistenza consone a una vita normale e decorosa.

Cari aquilani, non è finita. Non è finita a Piazza d'Armi ma non è finita nemmeno a L'Aquila.
Di errori se ne sono fatti, e vanno ammessi, perché ammetterli è l'unico modo per porvi rimedio.

Per cominciare, dunque, chiediamo, fortemente e fermamente, che l'errore commesso a Piazza d'Armi venga ammesso e risolto nel rispetto dei diritti di queste persone.
Di tutte le persone.

La Scossa
per l'impegno civile.

archivio primo piano



ASSEMBLEA CITTADINA A PIAZZA D'ARMI
SABATO 26 settembre ORE 16:30, DIAMO SOLIDARIETA' AI NOSTRI CONCITTADINI E DISCUTIAMO INSIEME DELLA SITUAZIONE C.A.S.E. e DELLA VIABILITA'

MANIFESTAZIONE CON PARTENZA ITALTEL 1 IL 29 settembre ORE 16:30 leggi volantino

SEMINARIO-PRESENTAZIONE 28 settembre 2009 – ore 15:30“
PER UNA RICOSTRUZIONE FINALIZZATA AL
RILANCIO ECONOMICO DEL COMPRENSORIO AQUILANO”

Salone CARISPAQ, via Pescara, L’AQUILA cittadini per i cittadini presenta il PIANO DI RIQUALIFICAZIONE del quartiere Valle Pretara.
leggi programma






Berlusconi e le casette di Onna: notizie dal web.
Un servizio utile: L'Aquila dove, per sapere dove sono negozi, uffici, etc..
L'Aquila grida: Manifestazione nazionale della libertà d'informazione. Perchè esserci. RINVIATA al 3 ottobre
Il prefetto: Affitti esosi? Requisirò personalmente quelle case.
Parte la requisizione chi ha mentito verrà denunciato.
L'iniziativa: vuoi essere protagonista della ricostruzione? Partecipa al sondaggio. SONDAGGIO CHIUSO CON I SEGUENTI RISULTATI:

96% FAVOREVOLI 3% CONTRARI 1% NON SANNO

Per chi non l'ha visto: Presadiretta (RAI3 ore 21, 13/09/09) "Speciale Terremoto". Vedilo su youtube.

Anomali aiuti


La distribuzione anomala degli aiuti agli sfollati sta creando non pochi problemi tra le persone già da tempo, aumentando la sofferenza di chi colpito dal terremoto e dalle conseguenze di scelte governative, che di fatto garantiscono una sistemazione solo di pochi, ancora oggi si trova a vedersi penalizzato per aver scelto di non allontanarsi dall’Aquila.
E’ innegabile che le scelte fatte abbiano favorito di gran lunga chi, affidandosi pienamente alla protezione civile, ha ricevuto alloggio in alberghi spesso di alto livello e viene a ricevere ora gli alloggi del piano C.A.S.E., magari mantenendo intatto il suo congruo stipendio di impiegato, rispetto a coloro che dignitosamente hanno accettato un minimo sussidio personale o familiare, che non è assolutamente paragonabile ai costi di tendopoli o alberghi, adattandosi con soluzioni autonome e continui sacrifici giornalieri, magari supportati dalla generosità di parenti e amici ed in alcuni casi senza possedere più ne casa ne lavoro.
Ebbene paradossalmente queste persone non risultano neppure assegnatari di alloggi. La logica sino ad ora usata sembra privilegiare il furbo sull’onesto e quando non si è considerato preventivamente la condizione sociale generata dal terremoto, risultano ben poca cosa i controlli che si stanno facendo per confermare quelle assegnazioni stabilite mescolando i criteri dettati dall’amministrazione locale ai principi di vicinanza alla zona di residenza indicati dalla Protezione Civile per farne un elenco sulla base di un algoritmo matematico che casualmente conduce all’inserimento di più nuclei parentali.
A riprova di tale logica discutibile, arriva oggi nelle scuole la notizia riguardante l’esonero dal pagamento del servizio prescuola riservato alle famiglie che viaggiano dalla costa. Ancora una volta viene elargito un aiuto senza le necessarie considerazioni sullo stato economico attuale della famiglia e sulla condizione reddituale; condizione che al contrario viene citata nel decreto per la ricostruzione del centro storico.
In tal modo continua la beffa per chi, rientrato senza lavoro in case classificate B con parziale agibilità e con il mutuo da pagare, si vede costretto a pagare per un servizio che, a chi risiede al mare e viaggia per raggiungere il posto di lavoro e per portare i figli a scuola, non viene chiesto di pagare. (Enza Blundo)