Così non ce la faremo mai
Lo sappiamo, di polemiche se ne fanno fin troppe e anche noi ne siamo stufi. Meglio proposte concrete e soldi che rilancino la Città. Ma oggi non potremmo fare a meno di fare polemica, quando ci vuole ci vuole, e allora per rimediare faremo una proposta ancor più concreta che di sicuro piacerà a molti, consiglieri in primis.
Andiamo per ordine.
“Non ce la faremo mai”, frase che rubiamo a un caro collega, ci è balenata nella mente ieri durante il Consiglio Comunale svoltosi presso la Reiss Romoli.
Non ce la faremo mai se pensiamo a chi siede nelle poltrone del potere politico cittadino. Siede… neanche tanto, perché quando la parola la prende un consigliere di vecchia data tutti si alzano, compresi i suoi colleghi di partito. Alcuni tuttavia si siedono, ma fuori. Certamente è buffo, per noi “spettatori”, vedere dall’aula consiliare i consiglieri seduti nelle stanze vicine a chiacchierare o a fumare: per un attimo addirittura credi di esser tu il rappresentante cittadino, più che altro perché sei rimasto quasi da solo.
I primi interventi parlano della necessità di fare i consigli a porte chiuse, di evitare la presenza dei comitati o altri, di evitare sedute aperte alle diverse categorie della Città. Il motivo? Si fa troppa confusione, i lavori procederebbero a rilento e sarebbero inconcludenti (come la ricostruzione aggiungeremmo). Come inizio non c’è male. Sarà la quinta volta che partecipiamo e già non ci troviamo a nostro agio.
Il consiglio ufficialmente si apre con un argomento fondamentale, diremmo vitale: alcune antenne per la telefonia non funzionano e si rischia di perdere il segnale. Se qualcuno gli spiegasse che qui stiamo perdendo il segnale del cuore della nostra Città ci farebbe un piacere. Per fortuna si passa ad un altro argomento, più serio: la mensa dei poveri. Si prospetta una struttura temporanea a Piazza d’armi. Ne siamo contenti, ma per pochi secondi visto che, come un fulmine a ciel sereno, divampa una polemica accesa, con strilli e parole forti che ci lasciano allibiti. Ma lo siamo solo noi perché per gli altri sembra tutto normale. Come è normale vedere che mentre uno parla gli altri ridono, scherzano, se ne vanno, chiacchierano, fumano e si grattano la pancia.
Noi nella nostra ingenuità credevamo di assistere a chissà quali riunioni piene di carica, di voglia di ribalta, di entusiasmo, dove se tu dici che ti impegni cento l’altro grida che farà di più. Ad una gara per la vittoria, una marcia trionfante per il rinascita dell’Aquila, a questo pensavamo di assistere.
Per fortuna poi ci pensa quel consigliere di vecchia data, di cui già vi abbiamo accennato, a chiarirci definitivamente le idee.
La parola passa a lui, noi abbiamo cercato di seguirlo, ci siamo impegnati addirittura immaginando che fosse un professore cui poi avremmo dovuto rispondere, però non ce l’abbiamo fatta, abbiamo mollato, come molti dei consiglieri.
A questo punto ci tocca fare la proposta concreta, altrimenti saremmo i soliti aquilani che si riempiono la bocca per polemizzare. Eccola qua: offriremo (grazie alla generosita’ di un nostro concittadino) la cifra di 1.500Euro a quel consigliere che si distinguerà per passione, entusiasmo, coraggio, spirito di intraprendenza, capacità di intermediazione e soprattutto capacità di ascolto dei cittadini. Non stiamo scherzando. Aspettiamo con ansia le vostre referenze nella nostra casella di posta, cittadinilaquila@gmail.com. Mi raccomando scrivete anche il vostro codice IBAN, cosi in caso di vittoria….
Distinti saluti a tutti.
Cittadini per i Cittadini.
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