L'associazione persegue finalità di solidarietà sociale, civile e culturale, con l’obiettivo di informare e tutelare i cittadini delle zone incluse nel cratere sismico del 6-4-2009, per ottenere il pieno riconoscimento dei nostri diritti di procedere alla ricostruzione e riqualificazione partecipata delle zone danneggiate, secondo i criteri della massima trasparenza e della maggior efficacia, scongiurando il rischio di smembramento e dissoluzione socio-culturale delle popolazioni colpite.

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ULTIMO AGGIORNAMENTO 10 Gennaio 2011



PARTE LA REQUISIZIONE


ABRUZZO. Scatteranno dalla prossima settimana le requisizioni degli appartamenti sfitti nella provincia dell'Aquila per far fronte all'emergenza abitativa.


«Tutti quelli che avevano appartamenti e potevano metterli a disposizione della cittadinanza lo hanno fatto e per noi il tempo è scaduto», ha detto il prefetto. «Sabato- ha aggiunto - faremo un vertice e poi cominceremo con le requisizioni che riguarderanno piccoli numeri, grandi numeri e tutte le segnalazioni che in questi giorni abbiamo ricevuto di cittadini vessati da richieste moralmente deplorevoli».
Il prefetto ha annunciato un'azione decisa contro «tutti quelli che hanno proposto richieste esorbitanti in nero verranno inseriti nell'elenco delle requisizioni che verranno fatte anche qualora vi siano comportamenti dilatori e ostruzionistici perché noi accederemo comunque delle abitazioni anche senza il consenso degli interessati, notificando anche attraverso la forza pubblica e interverremo - ha detto ancora - perché noi crediamo che non c'é solo una questione di emergenza abitativa ma anche di morale e di etica dalla quale non bisogna mai sottrarci».
Il prefetto ha annunciato anche che chi ha mentito sarà denunciato.
«Il Sottosegretario Guido Bertolaso e' buonista, quando lui chiama errori quelli che il mio mestiere mi ha insegnato a chiamarli reati. Risponderanno penalmente coloro che nella compilazione del censimento hanno dato risposte non corrette e non conformi alla verita'».
«I censimenti - ha detto il Prefetto - li abbiamo fatti acquisendo le informazioni per mezzo degli operatori delle forze di polizia e su queste cose non si scherza. Posso capire - ha detto ancora - la vecchina che magari poverina non e' nella condizione di esprimere una indicazione corretta, ma mi rifiuto di pensare che cio' possa essere fatto da persone che lavorano nella pubblica amministrazione. Mi hanno insegnato - ha concluso Gabrielli - che si presume sempre la buona fede, per questo noi verificheremo e accerteremo e, qualora vi siano dichiarazioni mendaci, ho gia' dato disposizione alle forze di polizia di denunciare alla Procura della Repubblica chi le ha prodotte perche' ognuno deve fino in fondo assumersi le responsabilita'».

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