L'associazione persegue finalità di solidarietà sociale, civile e culturale, con l’obiettivo di informare e tutelare i cittadini delle zone incluse nel cratere sismico del 6-4-2009, per ottenere il pieno riconoscimento dei nostri diritti di procedere alla ricostruzione e riqualificazione partecipata delle zone danneggiate, secondo i criteri della massima trasparenza e della maggior efficacia, scongiurando il rischio di smembramento e dissoluzione socio-culturale delle popolazioni colpite.

TESTO INTEGRALE DELLO STATUTO

IL NUOVO SITO INFORMATIVO




ULTIMO AGGIORNAMENTO 10 Gennaio 2011



Può un sito internet aiutare gli aquilani a ricostruire la loro città perduta? Può aiutarli a difendere i loro diritti?


Questo sito web, online dal 6 Agosto 2009, nasce per fornire e rendere facilmente individuabili, notizie e documenti riguardanti le azioni dei comitati che si contrappongono in modo costruttivo alle scelte errate del governo e dell’amministrazione locale per controbilanciarne gli effetti e, laddove possibile, evitarne le conseguenze con il solo fine di RICOSTRUIRE SOCIO-ECONOMICAMENTE L’Aquila, capoluogo della Regione Abruzzo.

I DOCUMENTI PER LA PARTECIPAZIONE SONO NELLA STORIA E L'ULTIMO "SI TROVA NEL FORUM "opinioni per la Ricostruzione"

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L'INTERVENTO (spazio aperto a scrittori e giornalisti)

Ringraziamo del primo intervento per noi la scrittrice Francesca Fabris.


Un noto e saggio cantautore un tempo recitava: “C’è solo la strada su cui puoi contare, la strada è l’unica salvezza”. Forse non immaginava che le sue parole potessero essere ascoltate da decine di migliaia di persone che oggi sono costrette sulla strada da un terremoto. Un terremoto terribile, distruttore di case, quartieri, borgate. E di vite umane. Uno sconquasso di edifici e persone che ha lasciato un segno indelebile sulla speranza della gente.
Eppure la speranza è l’ultima a morire, i greci lo sapevano bene. Come pure la saggezza popolare aquilana. Perché… “bisogna ritornare nella strada, nella strada per conoscere chi siamo”.
Ecco, anche senza scomodare il think pink, se si dovesse pensare a un aspetto positivo del terremoto, le parole di Gaber potrebbero venire in aiuto: la precarietà della strada mette l’uomo con le spalle al muro e gli accende davanti lo schermo luminoso di se stesso. Quello che è, non quello che ha. L’essere e non l’avere, perché l’avere se lo è già portato via il terremoto.
Ebbene c’è qualcuno che in quell’essere ha ritrovato un buon motivo per migliorare non solo le proprie condizioni, ma anche quelle degli altri. Perché quando l’essere non traballa più, una casa solida non fa male a nessuno. E rende pure più sereni. E se tutti si spendessero un po’ perché le case fossero un bene condiviso da tutti, allora si scoprirebbe il gusto pieno della solidarietà.
Il sito si propone proprio questo: l’informazione a servizio degli altri. I cittadini per i cittadini. Perché raccontare i fatti è già rendere un ottimo servizio alla verità e alla trasparenza. Tutti possono concorrervi, perché il sito è nato sotto la bandiera della libertà. E la libertà, come diceva Gaber, è partecipazione.