L'associazione persegue finalità di solidarietà sociale, civile e culturale, con l’obiettivo di informare e tutelare i cittadini delle zone incluse nel cratere sismico del 6-4-2009, per ottenere il pieno riconoscimento dei nostri diritti di procedere alla ricostruzione e riqualificazione partecipata delle zone danneggiate, secondo i criteri della massima trasparenza e della maggior efficacia, scongiurando il rischio di smembramento e dissoluzione socio-culturale delle popolazioni colpite.

TESTO INTEGRALE DELLO STATUTO

IL NUOVO SITO INFORMATIVO




ULTIMO AGGIORNAMENTO 10 Gennaio 2011



IL MATERIALE CONFLUIRA' IN APPOSITI CASSONI

Rendendosi necessario provvedere allo sgombero delle macerie che si trovano depositate su aree o spazi pubblici, il dirigente del Servizio Emergenza e Ricostruzione, Ing. Mario Di Gregorio, ha firmato un ordine di servizio in cui si dispone che “ogni soggetto che attua lavorazioni edilizie, anche relative alla messa in sicurezza dei fabbricati, è tenuto alla accurata selezione e separazione dei materiali derivanti dai crolli e dalle demolizioni, operando la separazione differenziata di legname, plastica, vetro, metalli, inerti, rifiuti ingombranti e RAEE. Per quanto attiene i materiali pericolosi, la ditta è tenuta a delimitare l’area di rinvenimento segnalandolo immediatamente alla ASM ai fini della bonifica. I materiali differenziati dovranno essere conferiti negli appositi cassoni messi a disposizione dall’Amministrazione Pubblica ed ubicati in appositi siti.”

Pertanto, le macerie non potranno essere assolutamente trasportate e collocate su aree e spazi pubblici.

Inoltre, conclude l’ordine di servizio “ la trasgressione alle disposizioni indicate, salvo che non costituisca più grave violazione o reato, è punita con sanzione pecuniaria stabilita dal Regolamento Comunale vigente fin dal 2008.

“Tale disposizione, possibile grazie ad una modifica di legge – ha dichiarato il sindaco Cialente – è stata resa necessaria, perché si evitino accumuli incontrollati di materiale, tali da ritardare o, addirittura, ostacolare le operazioni di sgombero o rendere vana la rimozione sinora svolta. Stiamo lavorando, insomma, affinchè l’attività di rimozione delle macerie sia resa più snella e quindi, anche più veloce. Queste operazioni – conclude Cialente – si terranno peraltro sotto il controllo delle Soprintendenze per i beni culturali, per garantire il rispetto di tutto il materiale di pregio.”

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