L'associazione persegue finalità di solidarietà sociale, civile e culturale, con l’obiettivo di informare e tutelare i cittadini delle zone incluse nel cratere sismico del 6-4-2009, per ottenere il pieno riconoscimento dei nostri diritti di procedere alla ricostruzione e riqualificazione partecipata delle zone danneggiate, secondo i criteri della massima trasparenza e della maggior efficacia, scongiurando il rischio di smembramento e dissoluzione socio-culturale delle popolazioni colpite.

TESTO INTEGRALE DELLO STATUTO

IL NUOVO SITO INFORMATIVO




ULTIMO AGGIORNAMENTO 10 Gennaio 2011



L'AQUILA RINASCE DALLE SUE MACERIE

DOMENICA 28 FEBBRAIO
Il Sindaco Cialente aveva vietato l'ingresso a Piazza Palazzo per motivi di sicurezza. In seguito ha accettato una mediazione con gli organizzatori della manifestazione autorizzando così l'accesso a circa 45 persone accreditate e responsabili del lavoro diretto sul cumulo di macerie. Al momento dell'ingresso di quest'ultimi la folla dei cittadini ha forzato il blocco del servizio d'ordine ed è entrata numerosa nello spazio vietato che si è trasformato in sede di lavoro.Dopo un iniziale momento di confusione i cittadini si sono auto-organizzati costituendo civilmente squadre di recupero e differenziazione delle macerie sul posto, guidati dalle indicazioni dei tecnici aderenti alla manifestazione e competenti mentre il resto della popolazione ha formato due lunghissime catene umane che con spirito di cooperazione e senso di responsabilità si passavano di mano in mano " le callarelle" cariche di materiali.Uno accanto all'altro giovani,anziani,bambini uomini e donne tutti disposti a dare il loro contributo per amore della città.
Coppi,pietre e marmi sono stati selezionati e depositati ai bordi della Piazza mentre il resto del materiale è stato portato nei cassonetti di raccolta situati a Piazza Duomo.Una cittadinanza fino ad ora sfilacciata e dispersa sta ritrovando la sua coesione nel prendere consapevolezza che la ricostruzione è nelle mani di ognuno e soprattutto nel pensare al bene comune.



L’AQUILA RINASCE DALLE SUE MACERIE

Cari concittadini ci troviamo ad affrontare una nuova emergenza,quella dello smaltimento macerie per far risvegliare la nostra città addormentata.
La voglia di iniziare subito e il desiderio di averla nuovamente è forte, lo è ancora di più perché siamo stati fino ad ora molto condizionati dal miraggio del Piano C.A.S.E., che per tanti è diventato realtà.
Una realtà fatta di comodità, ma di costi altissimi e in alcuni casi accanto alle comodità dell’arredo vi sono state difficoltà dovute ad infiltrazioni,sollevamento dei pavimenti e tubi ghiacciati. Troppi intanto restano confinati negli alberghi o in precarie sistemazioni , molti di questi sono anziani. Anziani non tutelati che vivevano nei centri storici delle frazioni e della città e che continuano a subire duri trattamenti perché hanno bisogno di alloggi che mancano. Gli interventi sulla città intanto sono rimasti molto indietro, l’Istat stesso ci conferma i ritardi.
Ora l’interesse di tutti,cittadini e forze politiche, si volge alle macerie che sono un'ulteriore fonte di ricchezza. Un intervento a carattere europeo e sulla base di normative europee deve , però, privilegiare il nostro territorio.
La ricostruzione degli edifici non avverrà in modo contemporaneo ma, soprattutto nel centro storico, si opererà per comparti. Per trasportare lontano le nostre macerie ci sono dei costi da affrontare e quelle cifre possono essere usate per la strumentazione della loro lavorazione, in tal modo si creerebbero anche posti di lavoro.
Duecento volontari al giorno,divisi in squadre e messi in condizione di sicurezza, con accompagnatori, possono selezionarle anche sul posto e non in modo simbolico, bensì concreto e costante. Anche i proprietari stessi degli edifici potrebbero essere interessati alla differenziazione delle loro macerie. Nel nostro territorio dovrebbe sorgere un laboratorio di lavorazione delle macerie, ed in questo si potrebbe essere aiutati da tutta L’Italia e da tutta L’Europa. A cura di Enza Blundo


 

 

LA NOSTRA CITTA’ E’ IN PERICOLO
Domenica 21 Febbraio ha preso forma spontaneamente, attraverso il tamtam su Facebook, “1000 chiavi per riaprire la citta’”, l’iniziativa pacifica e simbolica che si svolgerà all’Aquila a partire dalle 11 ai Quattro Cantoni per depositare le proprie chiavi ad una delle transenne che separano Corso Vittorio Emanuele dalla zona rossa.

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