COS' E' L'AQUILA SI MANIFESTA ?
“L’Aquila si manifesta” è un contenitore di iniziative, volto principalmente a funzionare come momento di catalizzazione e aggregazione delle diverse realtà operanti sul territorio del sisma all’indomani del 6 aprile 2009, e tutte coinvolte non solo nella tutela del patrimonio e dei soggetti aventi diritto ma, in qualche modo, a ricostruire una coscienza pubblica e civile che ancor oggi mostra tutta l’evidenza delle ferite inferte dal terremoto ad uno spazio culturale che già prima del terremoto viveva una sua fase di disorientato allentamento.
suoi tre aspetti
1)CONSAPEVOLEZZA 2) PIATTAFORMA DI AGGREGAZIONE cittadina 3) SPAZIO web INFORMATIVO
“L’Aquila si Manifesta”
Nasce per rispondere ad un bisogno di espressione cresciuto in seguito all’azione non trasparente e spesso impositiva della protezione civile sul territorio aquilano in collaborazione con le autorità locali.
Alla paura del terremoto si sono aggiunti proibizioni, colpevolizzazioni, paure e incertezza.
L’assenza di difesa, i pressappochismi, i favoritismi e le elemosine hanno di fatto reso la popolazione dipendente dai poteri.
L’Aquila si manifesta è un tentativo di tornare in piazza, farla finita con l’emergenza, riappropriarsi del concetto di cittadinanza, e cercare di agire proattivamente.
E’ solo un inizio, intanto la necessità di informazione, di avere accesso agli atti, di ripristinare anche a L’Aquila i diritti elementari previsti dalla Costituzione Italiana, tra cui quello alla partecipazione, tutelato anche dalla Comunità Europea
COME FARE ?
- maggior coinvolgimento possibile della popolazione e dei mass-media nazionali e locali –
2) L’AQUILA SI MANIFESTA – piattaforma di aggregazione per le diverse realtà cittadine all’indomani del sisma del 6 aprile 2009 volta insieme a permettere la più ampia riflessione sulle reali condizioni socio-economico-culturali in cui versano oggi la città e i paesi limitrofi e a far sì che, attraverso la predisposizione di spazi e piattaforme per la discussione e di manifestazioni,il momento di riflessione diventi insieme testimonianza ed occasione per realizzare una nuova consapevolezza rispetto a strategie e tattiche necessarie alla ricostruzione della città e alla restituzione ai suoi abitanti di una dimensione di reale vivibilità e fruibilità del territorio. Al suo interno prevede l’attivazione di un Gruppo di lavoro come raccordo utile per condividere le iniziative e renderne partecipi tutti appoggiando di volta in volta quelle ritenute valide e prioritarie, per creare un’unica grande forza capace di trasmettere messaggi chiari e trasparenti all’intera cittadinanza. Il gruppo può essere formato da due o tre partecipanti per ciascuna realtà. In questi incontri vengono relazionate e studiate insieme le singole proposte di iniziative e di volta in volta vengono rilevate le diverse adesioni.
Tale modalità è stata usata anche per la raccolta di firme per la Petizione”UNA sede Comunale Unica”che ha non solo l’obiettivo di evitare il disagio di doversi recare su diverse sedi del Comune dislocate sul territorio, ma soprattutto vuole riaffermare un principio: l’accessibilità degli uffici amministrativi, la velocità e completezza delle informazioni devono essere un vero esercizio di trasparenza e, quindi, di democrazia.
3) Per rendere maggiormente partecipate le future iniziative si ha intenzione di promuovere la realizzazione di uno spazio web, trasversale tra le associazioni , con uno spazio di discussione dove inserire di volta in volta le proposte e pubblicarne le modalità di realizzazione: Una “Piazza Telematica” della città. Intanto mettendo insieme, mediante aggregatori, tutta l’informazione “altra” che dagli aquilani viene prodotta su blog e su web, facilitando una operazione si specializzazione, miglioramento e di finalizzazione ad obiettivi comuni dell’azione di manifestare.
Un’opera di ricostruzione non può farsi senza la partecipazione, la partecipazione non può attivarsi senza trasparenza, la trasparenza reale non può aversi senza conoscenza degli atti, delle modalità di venirne in possesso, della tecnologia necessaria per farlo in modo agevole.
Con una città diffusa su un territorio raddoppiato e senz’anima, con un centro storico inutilizzabile al momento, una cosa proponibile per attenuare il disagio e favorire la partecipazione, è proporre un progetto di piazza telematica che possa davvero funzionare.
Attivare molte strutture tecnologiche pubbliche o disponibili , di facile utilizzo.
Avviare un piano di formazione informatica ( e civico partecipativa) generalizzato verso tutta la popolazione residente , professionalmente ben strutturato ma che veda giovani che insegnano ad anziani nei vari quartieri o complessi.
Possibilità di conoscere le realtà abitative delle varie piazze e facilitare l’incontro – confronto tra esse.
Attivare forum su argomenti di interesse collettivo.
suoi tre aspetti
1)CONSAPEVOLEZZA 2) PIATTAFORMA DI AGGREGAZIONE cittadina 3) SPAZIO web INFORMATIVO
“L’Aquila si Manifesta”
Nasce per rispondere ad un bisogno di espressione cresciuto in seguito all’azione non trasparente e spesso impositiva della protezione civile sul territorio aquilano in collaborazione con le autorità locali.
Alla paura del terremoto si sono aggiunti proibizioni, colpevolizzazioni, paure e incertezza.
L’assenza di difesa, i pressappochismi, i favoritismi e le elemosine hanno di fatto reso la popolazione dipendente dai poteri.
L’Aquila si manifesta è un tentativo di tornare in piazza, farla finita con l’emergenza, riappropriarsi del concetto di cittadinanza, e cercare di agire proattivamente.
E’ solo un inizio, intanto la necessità di informazione, di avere accesso agli atti, di ripristinare anche a L’Aquila i diritti elementari previsti dalla Costituzione Italiana, tra cui quello alla partecipazione, tutelato anche dalla Comunità Europea
COME FARE ?
- maggior coinvolgimento possibile della popolazione e dei mass-media nazionali e locali –
2) L’AQUILA SI MANIFESTA – piattaforma di aggregazione per le diverse realtà cittadine all’indomani del sisma del 6 aprile 2009 volta insieme a permettere la più ampia riflessione sulle reali condizioni socio-economico-culturali in cui versano oggi la città e i paesi limitrofi e a far sì che, attraverso la predisposizione di spazi e piattaforme per la discussione e di manifestazioni,il momento di riflessione diventi insieme testimonianza ed occasione per realizzare una nuova consapevolezza rispetto a strategie e tattiche necessarie alla ricostruzione della città e alla restituzione ai suoi abitanti di una dimensione di reale vivibilità e fruibilità del territorio. Al suo interno prevede l’attivazione di un Gruppo di lavoro come raccordo utile per condividere le iniziative e renderne partecipi tutti appoggiando di volta in volta quelle ritenute valide e prioritarie, per creare un’unica grande forza capace di trasmettere messaggi chiari e trasparenti all’intera cittadinanza. Il gruppo può essere formato da due o tre partecipanti per ciascuna realtà. In questi incontri vengono relazionate e studiate insieme le singole proposte di iniziative e di volta in volta vengono rilevate le diverse adesioni.
Tale modalità è stata usata anche per la raccolta di firme per la Petizione”UNA sede Comunale Unica”che ha non solo l’obiettivo di evitare il disagio di doversi recare su diverse sedi del Comune dislocate sul territorio, ma soprattutto vuole riaffermare un principio: l’accessibilità degli uffici amministrativi, la velocità e completezza delle informazioni devono essere un vero esercizio di trasparenza e, quindi, di democrazia.
3) Per rendere maggiormente partecipate le future iniziative si ha intenzione di promuovere la realizzazione di uno spazio web, trasversale tra le associazioni , con uno spazio di discussione dove inserire di volta in volta le proposte e pubblicarne le modalità di realizzazione: Una “Piazza Telematica” della città. Intanto mettendo insieme, mediante aggregatori, tutta l’informazione “altra” che dagli aquilani viene prodotta su blog e su web, facilitando una operazione si specializzazione, miglioramento e di finalizzazione ad obiettivi comuni dell’azione di manifestare.
Un’opera di ricostruzione non può farsi senza la partecipazione, la partecipazione non può attivarsi senza trasparenza, la trasparenza reale non può aversi senza conoscenza degli atti, delle modalità di venirne in possesso, della tecnologia necessaria per farlo in modo agevole.
Con una città diffusa su un territorio raddoppiato e senz’anima, con un centro storico inutilizzabile al momento, una cosa proponibile per attenuare il disagio e favorire la partecipazione, è proporre un progetto di piazza telematica che possa davvero funzionare.
Attivare molte strutture tecnologiche pubbliche o disponibili , di facile utilizzo.
Avviare un piano di formazione informatica ( e civico partecipativa) generalizzato verso tutta la popolazione residente , professionalmente ben strutturato ma che veda giovani che insegnano ad anziani nei vari quartieri o complessi.
Possibilità di conoscere le realtà abitative delle varie piazze e facilitare l’incontro – confronto tra esse.
Attivare forum su argomenti di interesse collettivo.
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