L'associazione persegue finalità di solidarietà sociale, civile e culturale, con l’obiettivo di informare e tutelare i cittadini delle zone incluse nel cratere sismico del 6-4-2009, per ottenere il pieno riconoscimento dei nostri diritti di procedere alla ricostruzione e riqualificazione partecipata delle zone danneggiate, secondo i criteri della massima trasparenza e della maggior efficacia, scongiurando il rischio di smembramento e dissoluzione socio-culturale delle popolazioni colpite.

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ULTIMO AGGIORNAMENTO 10 Gennaio 2011



Lettera a Bruno Vespa

Gentile Dott. Vespa,
sono "coloro che si dissociano" a scriverle.
Da Aquilano, spero che spenda giusto due minuti del suo tempo per leggere questa lettera.Siamo un gruppo di persone nato sul social network Facebook subito dopo l'intervento di alcuni nostri concittadini nel corso della sua trasmissione televisiva dedicata all'anniversario del sisma.
Da cosa ci dissociamo? Non di certo dalla libertà di manifestare il proprio pensiero nella maniera che si ritiene più opportuna, dall'esigenza di chiedere garanzie e progetti chiari a Governo e Istituzioni, dal desiderio di partecipare fattivamente o vigilare sulla ricostruzione, quanto dall'ergersi a rappresentanti dell'intera popolazione colpita dal sisma per trasmettere un messaggio di ingratitudine e prepotenza.
Non tutti gli Aquilani criticano la Protezione Civile e il famigerato progetto C.A.S.E., che ha garantito a buona parte dei cittadini di avere un tetto sicuro sopra la testa prima del freddo inverno aquilano, che sarebbe stato difficile da affrontare in abitazioni provvisorie. Ci teniamo a sottolineare che ci sono anche gli Aquilani grati ai Vigili del Fuoco, alla Protezione Civile, alla Croce Rossa, al Comune, Provincia, Regione e Governo. Questo non vuol dire credere ciecamente che a L'Aquila vada tutto bene e che il miracolo si sia compiuto, ma neanche rinnegare tutto ciò che è stato realizzato in quest'ultimo anno, perché peccheremmo di poca obiettività. A L'Aquila c'è ancora molto da fare, noi confidiamo nell'operato delle istituzioni sopra citate per la ricostruzione, ma saremo vigili e disposti a farci sentire se non si manterranno le promesse fatte finora. Siamo un gruppo di cittadini eterogenei, che prima di identificarsi in una parte politica, si identificano nella loro amata città e che si dissocia da tutti coloro che non sono riusciti ad evitare sterili polemiche e accuse, persino nelle ventiquattro ore di lutto cittadino, fischiando durante la lettura delle lettere dei Presidenti della Repubblica e del Consiglio, e del capo della Protezione Civile. Il tutto durante la fiaccolata commemorativa per ricordare le nostre vittime del sisma.L'Aquila non è solo questa, né solo quella che avete visto in diretta da Piazza Duomo durante la puntata. C'è anche una parte della città che si è sentita in imbarazzo e per questo chiediamo scusa a chi ha lavorato per noi, e li ringraziamo per l'aiuto che ci hanno portato e che vorranno ancora portarci.Siamo assolutamente coscienti che molti sono i problemi da affrontare per far rinascere la città, la ricostruzione urbana, sociale ed economica, la rimozione delle macerie, ma siamo anche consapevoli che la nostra è una città d'arte, è una città storica, e ci vorrà del tempo per tornare a vederla bella e sana com'era fino alle 3.32 del 6 Aprile 2009.
La ringraziamo per il il tempo che ci ha concesso.
Coloro che si dissociano

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