Parte 14. La Fiaccolata del 6 Luglio.
Un fiume di fuoco ed una tromba lontana che sembra voler ridar vita, con le sue note, agli spazi ormai vuoti della città.
VERITÀ E GIUSTIZIA
Nella notte del 6 Luglio, a L'Aquila, 4mila persone hanno partecipato a una fiaccolata per avere «verità e giustizia», a tre mesi esatti dal sisma. 307 morti, 1.500 feriti, 140edifici sequestrati, più di cento interrogatori: sono i numeri del terremoto del 6 aprile che una quindicina di comitati spontanei di cittadini hanno organizzato. E’ un corteo silenzioso e ordinato per ricordare le vittime e chiedere che la magistratura faccia il suo corso e individui le responsabilità. Non c'entra nulla il G8, i no global se ci sono sfilano silenziosamente e correttamente.
La fiaccolata è partita poco dopo mezzanotte dalla Fontana Luminosa e, scortata da un nutrito numero di forze dell'ordine, passando per via Strinella ha raggiunto la Villa comunale.
Una delegazione di familiari delle 8 vittime, accompagnata dai vigili del fuoco e dal suono della tromba, ha deposto un mazzo di fiori davanti alla Casa dello studente di via XX Settembre, dove la voce dei nomi ripetuta con struggimento diventava tutt’uno con il suono dolce e profondo della tromba di Martin.
In un primo momento le forze dell'ordine avevano impedito l'ingresso nel centro storico (aperto dalle 11 alle 22) poi però è stato autorizzato ed hanno fatto entrare gruppi di 200 persone per volta.
La commemorazione di tutte le vittime è avvenuta alle 3.32, l'ora esatta del sisma, in piazza Duomo. «Vogliamo giustizia e verità, non chiediamo altro - hanno detto i cittadini -. Rimarremo sempre uniti fino a quando non sarà tutto chiarito». Noi non vogliamo perdere la speranza. Sarebbe il torto più grande fatto ai nostri figli, ai nostri ricordi e alla nostra identità.
Avevamo acquistato solo 650 torce, gente di poca fede, e così non sono bastate. Meno male che moltissimi si erano premuniti da soli.
I video:
Distribuzione delle fiaccole
Partenza e alcuni momenti della fiaccolata
Inopportuni controlli di elicotteri rompono il silenzio
L’immenso dolore video di Luca Cococcetta
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