L'associazione persegue finalità di solidarietà sociale, civile e culturale, con l’obiettivo di informare e tutelare i cittadini delle zone incluse nel cratere sismico del 6-4-2009, per ottenere il pieno riconoscimento dei nostri diritti di procedere alla ricostruzione e riqualificazione partecipata delle zone danneggiate, secondo i criteri della massima trasparenza e della maggior efficacia, scongiurando il rischio di smembramento e dissoluzione socio-culturale delle popolazioni colpite.

TESTO INTEGRALE DELLO STATUTO

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ULTIMO AGGIORNAMENTO 10 Gennaio 2011



INCONTRO DI MERCOLEDI' 24

L’incontro previsto Mercoledì 24 Febbraio a Pagliare di Sassa per illustrare e discutere l’opportunità e la convenienza dei comparti , ha subito una variazione nello svolgimento per la coincidenza con la convocazione alle ore 14:00 dei consorzi e dei proprietari del centro storico presso l’Accademia di Belle Arti dove è stato invitato anche l’architetto Fontana. In tale sede pertanto si è discusso ed è stata presentata anche la proposta dell’architetto Perrotti, che verrà illustrata ulteriormente domani presso il Salone Carispaq alle ore 15.30. Si tratta cioè di stabilire alcuni punti chiari da sottoscrivere per formalizzare un documento base della cittadinanza per un tentativo di concertazione sulle linee guida per la ricostruzione dei centri storici. E’ emersa inoltre, dal Dott. Colorizio la necessità di una sede istituzionalizzata per consentire un buon coordinamento tra i consorzi e aperto alla partecipazione della cittadinanza in quanto la ricostruzione del centro storico, quale cuore ed anima della città, interessa e coinvolge tutti. Inoltre ha fatto presente anche la necessità di attivarsi per una tempestiva riapertura dei servizi urbani nelle case classificate A dopo la riperimetrazione ed occorre definire le case classificate F dopo l’avvenuta messa in sicurezza degli edifici.Ha suggerito di utilizzare la metodologia di cura che si usa per le ferite, ovvero partire dalla parte esterna. L’Architetto Fontana ha mostrato disponibilità ad esaminare il contributo con particolare riferimento alla copertura economica delle varie tipologie di proprietà, rinviando di 10 giorni l’adozione e la pubblicazione delle linee guida per la ricostruzione. Per la sede vi sono state difficoltà per individuarla ma non appena verrà definita ci ha comunicato che sarà aperta ad accogliere la cittadinanza.




25 Feb : 10:27
selene
ad esempio io leggo che i tecnici hanno chiesto per presentare i progetti per le case "E" una proroga della scadenza fissata per il 6 aprile al 31 dicembre . ma poi non capisco questa proroga è stata concessa o no? insomma in data odierna quale è la scadenza effettiva di cui tenere conto?

25 Feb : 14:47
mocerivò_214

La ricostruzione non può diventare sinonimo di condono, non può essere il pretesto per "raccappare" o legittimare porcherie: di questo se ne devono assumere la responsabilità TUTTI, dai commissari al Prefetto, dai consorzi agli amministratori.
"In favore della trasparenza e' necessario" che vengano a galla, ove ce ne fossero (per dire!), tutte le magagne che si dovessero riscontrare nei sopralluoghi, così come tutte le incongruenze cartacee e documentali: chi ha aperto porte, eretto e/o abbattuto muri, aperto lucernari, modificato scale, tramezzi, solai senza permessi, senza progetti, senza uno straccio di preventivo e di fattura, chi ha creato bagni e cucine, ed impianti di riscaldamento laddove non c'era l'abitabilità con l'evidente fine di affittare a caro prezzo bassi, topaie e tuguri agli studenti (o a chicchessia) deve essere sanzionato, e deve ripristinare a sue spese lo stato originario delle cose: la ricostruzione non può e non deve diventare la coperta delle porcherie e porcheriuole, l'ennesimo colpo di spugna sulle malefatte, l'ennesimo condono, l'ennesimo "insegnamento" che chi e fesso resta la chiodo e chi è furbo e "freghigno" "roscica", prospera va avanti ed è promosso!

Ogni consorzio deve avere un notaio pubblico che si prenda la responsabilità di denunciare tutte le illiceità.
Anzi: la responsabilità ed il compito di andarle a cercare!.


25 Feb : 18:12
melloncollie

bhè? quali sarebbero queste nuove cose da parte di Gaetano Fontana?
solo per la cronaca, s'è pujato fino a mo 162.000,00 Euro per fare cosa?
gnente!
(e io pago! - Totò)

25 Feb : 21:22
dronas



MELLONCOLLIE..ma che sta a scherza!!!ma tu lo sai chi è l'architetto fontana...

25 Feb : 21:30
mocerivò_214

Non ci capisco granché, ma qualcosa vedo che sotto si muove e corre come un serpente veloce.
Ogni situazione può avere un duplice aspetto, essere soggetta ad una duplice considerazione, ed in ogni valutazione fa gioco la discrezionalità di chi è preposto a decidere.

I soldi saranno quello che saranno, e dobbiamo mettere in conto che ognuno cercherà di tirare l'acqua al proprio mulino: in questo hanno senz'altro la meglio i ricchi ed i potenti (prepotenti).
Naturalmente avere la meglio per alcuni, non essendo le risorse infinite, coinciderà coll'avere la peggio per altri: chi garantisce invece sulla equità dei trattamenti?

Facciamo un esempio: due palazzi in muratura, antichi, storici, vincolati, ma in condizioni al limite: li si possono rabberciare oppure buttarli giù per ricostruirli daccapo.
La prima soluzione costa meno, ma da anche un risultato molto meno valido. La seconda soluzione costa molto di più, ma da un risultato "definitivo".

I soldi sono quelli che sono, ed uno solo dei palazzi potrà avere il privilegio di essere buttato giù e ricostruito daccapo: chi deciderà quale dei due? E cosa conteranno le conoscenze, le aderenze dei proprietari, gli agganci, le parentele, i colori delle casacche? E cosa peseranno le discrezionalità decisionali degli amministratori ed in generale di coloro che presiederanno a tutte le operazioni volte a determinare certe scelte?
Su questo che garanzie ci sarebbero?
Forse nessuna perché, a "chi può", non fa interesse che ce ne siano?

Andiamo a vedere il centro storico: quel palazzetto è stato puntellato, quell'altro lo si sta mettendo in sicurezza, quell'altro ancora invece è stato tutto imbracato con cura, da uno esce un grosso tubo perché lo stanno svuotando delle macerie, poi ce n'è addirittura uno al quale è stato fatto un tetto su telaio tipo tubi innocenti per coprire e proteggere il tetto originario! Mentre altri edifici, altre case, sono rimaste così com'erano dal 6 aprile: come mai?

Oppure di un grosso palazzo una parte è stata puntellata e l'altra langue beata: perché?

Se andassimo a vedere di chi sono, a chi apparterrebbero questi palazzi già belli e risistemati con centinaia di migliaia di euro, e già praticamente pronti per la fase successiva di consolidamento, non è che troveremmo, guarda tu la combinazione, tutti nomi di potenti personaggi, enti "influenti" e "cosette" di questo genere?
Chi darà garanzie circa l'equità di trattamento rispetto a ciò?

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