Mozione dei consiglieri comunali
Considerato che dalla drammatica notte del 6 aprile 2009 più di un
miliardo e mezzo di euro, pubblici o frutto delle donazioni pervenute
grazie alla straordinaria rete di solidarietà attivatasi sin dalle
prime ore successive al sisma, è stato utilizzato nell’ “emergenza
terremoto” dal Dipartimento Protezione Civile in interventi relativi
ai soccorsi, alle iniziative di prima assistenza, all’emergenza
abitativa (con interventi a carattere provvisorio e definitivo) e a
tutti i servizi ed opere di urbanizzazione collegate ai suddetti
interventi.
Considerato che le notizie che emergono in merito all’inchiesta
relativa agli appalti del G8 alla Maddalena pongono più di un
interrogativo sulla gestione degli interventi con le deroghe
consentite in situazione d’emergenza. A titolo esemplificativo basti
ricordare che dal “sistema gelatinoso” e di “ordinaria corruzione”
individuato dagli inquirenti emergono intercettazioni di imprenditori
che si vantano di poter gonfiare gli appalti di 70 milioni di euro o
che dichiarano “ Noi abbiamo una forma di rubare che è autorizzata
sotto certi casi”.
Visto che dalle stesse intercettazioni emergono con chiarezza
interessi legati agli interventi post-sisma di veri e propri
“sciacalli” che già nella notte del terremoto ridono pregustando gli
affari legati all’emergenza e alla ricostruzione, offendendo tra
l’altro con la volgarità delle loro parole un’intera comunità ferita e
la memoria delle sue vittime.
Considerato che la Commissione di garanzia per il tempestivo controllo
legale e contabile delle iniziative poste in essere dal Dipartimento
della Protezione Civile in merito all’emergenza terremoto, commissione
prevista dal DPCM del 9 Aprile art. 8 comma 3 , non si è in realtà mai
riunita per ammissione dello stesso presidente della commissione il
Giudice Salvatore Nottola.
Considerata la necessità che i cittadini debbano avere piena fiducia
nel lavoro delle Istituzioni, in una fase così difficile della loro
vita e di quella della propria comunità e che le istituzioni stesse
hanno il dovere a L’Aquila oggi più che mai di operare in assoluta
correttezza e trasparenza.
Consapevoli della pressante richiesta di trasparenza sui lavori legati
all’emergenza e alla ricostruzione che emerge con forza dai cittadini
dell’Aquila, e che il sentimento di preoccupazione e di indignazione
crescente esige risposte concrete e verificabili e non solo belle
parole di rassicurazione.
IMPEGNA IL SINDACO
a) A richiedere ufficialmente alla Protezione Civile ed al Commissario
di Governo per la ricostruzione Gianni Chiodi l’elenco dettagliato
delle ditte impegnate a qualsiasi titolo in lavori a L’Aquila dopo il
6 Aprile, tramite affidamenti diretti, appalti, gare gestite dalla
Protezione Civile in “regime di emergenza”, nonché di tutti gli
incarichi e consulenze professionali richieste dalla Stessa.
b) Il tipo di lavoro o servizio svolto dalle suddette ditte e l’esatto
importo degli stessi , con l’elenco puntuale di tutti gli eventuali
subappalti intervenuti e delle ditte beneficiarie degli stessi.
c) L’ammontare delle donazioni pervenute alla protezione civile ed il
loro utilizzo.
d) A rendere queste informazioni pubbliche ed accessibili tramite ,
tra l’altro , la pubblicazione sul sito internet del Comune
dell’Aquila.
Cons. comunale Fabio Ranieri
Cons. comunale Antonello Bernardi
Cons. comunale Giuseppe Bernardi
Cons. comunale Vito Albano
miliardo e mezzo di euro, pubblici o frutto delle donazioni pervenute
grazie alla straordinaria rete di solidarietà attivatasi sin dalle
prime ore successive al sisma, è stato utilizzato nell’ “emergenza
terremoto” dal Dipartimento Protezione Civile in interventi relativi
ai soccorsi, alle iniziative di prima assistenza, all’emergenza
abitativa (con interventi a carattere provvisorio e definitivo) e a
tutti i servizi ed opere di urbanizzazione collegate ai suddetti
interventi.
Considerato che le notizie che emergono in merito all’inchiesta
relativa agli appalti del G8 alla Maddalena pongono più di un
interrogativo sulla gestione degli interventi con le deroghe
consentite in situazione d’emergenza. A titolo esemplificativo basti
ricordare che dal “sistema gelatinoso” e di “ordinaria corruzione”
individuato dagli inquirenti emergono intercettazioni di imprenditori
che si vantano di poter gonfiare gli appalti di 70 milioni di euro o
che dichiarano “ Noi abbiamo una forma di rubare che è autorizzata
sotto certi casi”.
Visto che dalle stesse intercettazioni emergono con chiarezza
interessi legati agli interventi post-sisma di veri e propri
“sciacalli” che già nella notte del terremoto ridono pregustando gli
affari legati all’emergenza e alla ricostruzione, offendendo tra
l’altro con la volgarità delle loro parole un’intera comunità ferita e
la memoria delle sue vittime.
Considerato che la Commissione di garanzia per il tempestivo controllo
legale e contabile delle iniziative poste in essere dal Dipartimento
della Protezione Civile in merito all’emergenza terremoto, commissione
prevista dal DPCM del 9 Aprile art. 8 comma 3 , non si è in realtà mai
riunita per ammissione dello stesso presidente della commissione il
Giudice Salvatore Nottola.
Considerata la necessità che i cittadini debbano avere piena fiducia
nel lavoro delle Istituzioni, in una fase così difficile della loro
vita e di quella della propria comunità e che le istituzioni stesse
hanno il dovere a L’Aquila oggi più che mai di operare in assoluta
correttezza e trasparenza.
Consapevoli della pressante richiesta di trasparenza sui lavori legati
all’emergenza e alla ricostruzione che emerge con forza dai cittadini
dell’Aquila, e che il sentimento di preoccupazione e di indignazione
crescente esige risposte concrete e verificabili e non solo belle
parole di rassicurazione.
IMPEGNA IL SINDACO
a) A richiedere ufficialmente alla Protezione Civile ed al Commissario
di Governo per la ricostruzione Gianni Chiodi l’elenco dettagliato
delle ditte impegnate a qualsiasi titolo in lavori a L’Aquila dopo il
6 Aprile, tramite affidamenti diretti, appalti, gare gestite dalla
Protezione Civile in “regime di emergenza”, nonché di tutti gli
incarichi e consulenze professionali richieste dalla Stessa.
b) Il tipo di lavoro o servizio svolto dalle suddette ditte e l’esatto
importo degli stessi , con l’elenco puntuale di tutti gli eventuali
subappalti intervenuti e delle ditte beneficiarie degli stessi.
c) L’ammontare delle donazioni pervenute alla protezione civile ed il
loro utilizzo.
d) A rendere queste informazioni pubbliche ed accessibili tramite ,
tra l’altro , la pubblicazione sul sito internet del Comune
dell’Aquila.
Cons. comunale Fabio Ranieri
Cons. comunale Antonello Bernardi
Cons. comunale Giuseppe Bernardi
Cons. comunale Vito Albano
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